16 Novembre 2021
Don Julián Carrón si dimette da presidente di Comunione e Liberazione

Don Julián Carrón ha annunciato il 15 novembre le sue dimissioni da presidente di Comunione e Liberazione, noto movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954.

Successore di don Giussani
Il teologo spagnolo Julián Carrón, 71 anni, ha annunciato il 15 novembre 2021 che si dimetterà da presidente di Comunione e Liberazione, movimento molto diffuso in Italia e fondato da don Luigi Giussani nel 1954.
Favorire il cambiamento della guida
Dal 2005 è a capo ed è erede del fondatore. Carrón afferma che la sua decisione dovrà «favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre – attraverso il decreto sull’esercizio del governo all’interno dei movimenti – si svolga con la libertà che tale processo richiede».
Vincolo di due mandati
Il decreto a cui Carrón fa riferimento è del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, è firmato l’11 giugno 2021 dal cardinale prefetto Kevin Joseph Farrell e dal segretario Alexandre Awi Mello, «Le associazioni di fedeli» e disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli, private e pubbliche, e negli altri enti con personalità giuridica soggetti alla vigilanza del Dicastero: prevede di limitare a due mandati quinquennali il governo dei gruppi laici, come Comunione e Liberazione, «affinché l’autorità sia un autentico servizio alla comunione contro il rischio di personalismi e abusi».
L’influenza di CL
Carrón ha proseguito lo stile e l’approccio di Giussani: CL ha continuato a condizionare la politica locale e nazionale, favorendo la destra, costruendo una cospicua influenza in ambito sanitario e immobiliare, soprattutto in Lombardia: per esempio, tra gli anni Ottanta e Novanta del XX secolo ha assunto, con l’appoggio dei vertici Cei, la direzione dei tre quotidiani cattolici rimasti, «Avvenire» di Milano, «L’Eco di Bergamo» e «L’Ordine» di Como.
Il commissariamento dei «Memores Domini»
Il 25 settembre scorso Papa Francesco decise il commissariamento dei «Memores Domini» di Comunione e Liberazione: commissario dell’associazione dei consacrati, è mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, ciellino, già missionario in Brasile, che in ottobre ha ospitato la «Settimana sociale dei cattolici».
Il ruolo di mons. Santoro e padre Ghirlanda
Diceva il comunicato vaticano: «Francesco, avendo a cuore l’esperienza dei “Memores Domini” e riconoscendone nel carisma una manifestazione della grazia di Dio, ha disposto un cambiamento nella conduzione dell’associazione, nominando suo delegato speciale mons. Filippo Santoro che assumerà temporaneamente, ad nutum della Sede Apostolica, con pieni poteri, il governo dell’associazione, al fine di custodirne il carisma e preservare l’unità dei membri. Decade l’attuale governo generale dell’associazione. Il Dicastero ha nominato il padre gesuita Gianfranco Ghirlanda assistente pontificio per le questioni canoniche dell’associazione».
Dei «Memores Domini» fanno parte Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia, e le quattro consacrate che assistono il Papa emerito Benedetto XVI nel monastero «Mater Ecclesiae» in Vaticano. Don Julián Carrón guidava Comunione e Liberazione dal 2005 e fu riconfermato nel 2008, 2014 e 2020 per un nuovo mandato di sei anni.
P.G. Accornero
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