10 Giugno 2024
Cumiana. Al Bioparco Zoom è nato un Panda Rosso

Al Bioparco Zoom di Cumiana il 27 maggio 2024 è nato un raro esemplare di panda rosso, primo cucciolo della coppia formata da mamma Suki e papà Haiku.
Ancora cieco e sordo, ma con un olfatto molto sviluppato, il primo cucciolo della coppia formata da mamma Suki e papà Haiku è nato al Bioparco Zoom (Str. Piscina 36 a Cumiana) alle prime luci dell’alba del 27 maggio, dopo circa 4 mesi di gestazione. Il piccolo è lungo poco più di 20 centimetri, pesa circa 120 grammi e dipende completamente dalla mamma che, inizialmente un po’ spaesata dalla sua prima gravidanza, si è dimostrata poi subito attenta e premurosa: lo nutre, lo pulisce con cura e lo tiene accanto a sé per scaldarlo.
Nel nido per i primi tre mesi
Tra una decina di giorni inizierà ad aprire gli occhi ma rimarrà nel nido, allestito da Suki nei giorni precedenti al parto con erba, rami e foglie, fino al compimento dei 3 mesi di vita quando sarà in grado di esplorare il mondo.
In Italia, con questo nuovo arrivato, salgono a 13 gli esemplari ospitati in strutture zoologiche.
Qualche notizia sul Panda Rosso
Il Panda Rosso (o panda minore) è un piccolo carnivoro originario dell’Asia centrale – Himalaya, Bhutan, Birmania e India – che si ciba prevalentemente di frutta e vegetali. Ha una soffice pelliccia marrone-rossiccia ed una coda lunga e voluminosa che viene utilizzata per mantenersi in equilibrio durante gli spostamenti tra i rami e per avvolgersi completamente durante le fredde notti. Animale solitario e territoriale, ma docile e tranquillo, è particolarmente attivo al crepuscolo e di notte, mentre durante il giorno riposa sugli alberi.
«Questa nascita ci rende particolarmente contenti perché ad oggi, in natura, si stimano meno di 10.000 esemplari ed è quindi fondamentale conservare ex situ questa specie a rischio estinzione, oggi sulla lista rossa della IUCN, per non perdere il suo importante patrimonio genetico. Sono numerose le ragioni che minacciano la sua sopravvivenza, tra cui il cambio del clima, con troppo frequenti periodi di siccità, e la deforestazione che causa non solo la perdita della principale fonte di cibo (il bambù) ma anche la riduzione dell’habitat a tante piccole isole che, per un animale arboricolo come il panda rosso, rende difficile ed in alcuni casi anche impossibili gli spostamenti. Senza considerare il crescente interesse come animale da compagnia o la caccia per l’utilizzo della pelliccia per vestiti o della coda come portafortuna. Oggi, purtroppo, l’unico modo di garantire la sopravvivenza di questo esemplare sono unicamente i programmi di conservazione all’interno di strutture zoologiche».
Valentina Matteucci, keeper Bioparco ZOOM Torino
Il programma europeo di salvaguardia
Il Panda Rosso, come ogni specie a rischio estinzione, ha infatti un proprio programma europeo di salvaguardia, definito dall’EEP (European Endangered Species Program) e gestito da una commissione a cui fa capo un coordinatore e diversi membri esperti, che regola la presenza degli esemplari nelle strutture zoologiche e i relativi scambi tra queste, al fine di garantire la continuità della specie e la variabilità genetica.
In dieci anni 151 esemplari in più
Ed è proprio grazie all’EEP che la popolazione europea del panda rosso nelle strutture zoologiche ha subito, negli ultimi 10 anni un incremento demografico notevole arrivando a raddoppiarne gli individui: da 276 a 427.
«Ci è stato possibile scoprire con anticipo della gravidanza di Suki e quindi tenerla monitorata e sotto controllo grazie al training che, fin dal suo arrivo due anni fa, in modo molto dolce, naturale e per step, ci ha permesso in questa situazione di poter effettuare un’ecografia senza nessuno stress per l’animale»
Valentina Matteucci
La preparazione alla vita nel Bioparco
Non appena Suki è arrivata al parco il team, composto da biologi e veterinari, ha immediatamente attivato un percorso che portasse l’esemplare a fidarsi di loro e permettergli di visitarla in modo naturale e senza nessun intervento medico di sedazione. Inizialmente è stata abituata a mettersi in posizione eretta facendola salire su un trespolo dove potesse appoggiare le zampe anteriori comodamente. Poi è stata abituata a stare in quella posizione per qualche minuto dandole cibo goloso – banana e uva – come premio. Successivamente e gradualmente si è passato a toccarle la pancia, prima per pochi secondi e poi, con il tempo, sempre più intensamente fino ad inserire nell’habitat una scatola con all’interno degli strumenti che le si avvicinavano con delicatezza alla pancia. Lasciata libera di muoversi ed allontanarsi come desiderava, Suki ha sempre partecipato con entusiasmo a questi momenti, beneficiando delle ricompense e prendendoli come un gioco.






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