Sembra aggravarsi il bilancio del terremoto che lo scorso 14 agosto ha colpito Haiti. Secondo le ultime stime sarebbero quasi duemila i corpi senza vita estratti dalle macerie e quasi 10mila i feriti. Le abitazioni distrutte sono oltre 60mila e la protezione civile sta cercando degli spazi liberi per posizionare le migliaia di tende per gli sfollati. Più di 115mila famiglie sono state direttamente toccate dalla tragedia e 580mila persone hanno bisogno di un’assistenza umanitaria di urgenza. Numerose strutture sanitarie sono state danneggiate e gli ospedali locali funzionanti sono al collasso e hanno disperato bisogno di sangue, medicine e aiuto sanitario.
Foto Ansa/Sir
Ad aggravare la situazione le piogge che si sono abbattute in questi giorni nelle zone colpite dal sisma per il passaggio della tempesta tropicale “Grace”, la cui allerta rimane ancora alta. I soccorsi operano ininterrottamente per cercare sopravvissuti al disastro e almeno 34 persone sono state estratte vive nelle ultime 72 ore.
La rete delle Caritas Nazionali che operano ad Haiti si è già attivata per rispondere ai bisogni primari della popolazione colpita e per sostenere Caritas Haiti e le Caritas delle diocesi colpite.
Caritas Italiana dal 2010 è presente nel Paese con propri operatori accanto alla Caritas locale e halanciato una raccolta fondi per sostenere l’intervento dei nostri partner diocesani e delle congregazioni religiose nei tre dipartimenti colpiti.
Foto Ansa/Sir
La Presidenza della CEI invita a pregare domenica prossima (22 agosto), in tutte le parrocchie, per la pace in Afghanistan e per le vittime del terremoto di Haiti.
Ha inoltre stanziato un milione di euro dai fondi otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte all’emergenza haitiana. La somma servirà a finanziare, attraverso Caritas Italiana, interventi efficaci per rispondere alle numerose nuove necessità.
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