14 Marzo 2024
Calcio femminile. domenica 17 marzo le ragazze della Rivese attendono il Torino

C’è una piccola, ma fiorente realtà sportiva del pinerolese che è pronta a vivere un momento a modo suo storico. Un paese di mille abitanti pronto a diventare lo scenario di una sfida che nemmeno il presidente Riccardo Manfredi, che questo ruolo lo ricopre da più di trent’anni, poteva anche solo sognare.
La squadra femminile della Rivese, infatti, domenica 17 marzo ospiterà sul “suo” terreno di gioco di Buriasco il Torino. Sì, proprio quello di Urbano Cairo. Nella sfida valida per la quattordicesima giornata del campionato di Eccellenza femminile – girone B. Un campionato, tra l’altro, in cui le gialloverdi del tecnico Culasso stanno superando ogni più rosea aspettativa, con l’attuale terzo posto dietro solo alla Femminile Juventus e proprio alle granata.
Ma come si è arrivati a questa sfida che è pronta a richiamare in paese il pubblico delle grandi occasioni?
«Onestamente è difficile da credere anche per me!», sorride Manfredi. «Siamo una piccola realtà di provincia dove tutto si basa e sia è sempre basato solo sul volontariato. Tradotto, qui non paghiamo nessuno. Ma nonostante questo siamo riusciti, in particolar modo per merito di questo splendido gruppo di ragazze, a creare una squadra non solo entusiasta e che sa entusiasmare, ma anche forte!».
Tutto è iniziato nell’agosto del 2022 quando un gruppo di ragazze, che da bambine erano cresciute nel settore giovanile della Rivese insieme ai maschi, si è rivolto al presidente Manfredi dicendo: «Vogliamo fare una squadra femminile». «Mi hanno preso un po’ alla sprovvista, non ero sicuro che ci saremmo riusciti. Invece abbiamo iscritto la squadra alla stagione 2022/2023 e grazie all’impegno diretto delle ragazze abbiamo formato un primo gruppo, composto da 13 giocatrici, il minimo sindacale. E, parallelamente, sempre loro sono riuscite a recuperare anche qualche piccolo sponsor che ci aiutasse a coprire le spese. La scorsa estate, poi, sono riuscite a incrementare il gruppo inserendo anche giocatrici di qualità che magari hanno lasciato piazze più importanti e scelto di venire qui. Pur senza alcun rimborso, solo per il piacere di giocare in questa squadra. Non credo capitino spesso situazioni di questo genere. E così quest’anno ci siamo presentati ai nastri di partenza della stagione con un gruppo di 20 giocatrici».
Questo entusiasmo e questa collaborazione ha lasciato senza parole Manfredi che oggi punta l’attenzione soprattutto «sull’educazione, l’affiatamento, la dedizione di queste ragazze che hanno saputo attrarre non solo gli sponsor, ma anche tanta gente. Sugli spalti per le loro partite c’è il doppio, se non il triplo di pubblico rispetto a quello dei colleghi maschi di Terza Categoria. Sono affascinato dal modo che hanno di affrontare questo impegno e dalla loro disponibilità anche nei confronti della nostra società, tanto che alcune di loro si sono impegnate anche nel ruolo di istruttori per le nostre squadre di Scuola Calcio. Senza dimenticare che sono anche forti, è un piacere vederle giocare!» Già, perché il terzo posto in classifica è frutto di un cammino fatto di otto vittorie, un pareggio e due sconfitte, 21 gol realizzati e otto subiti.
E adesso a Buriasco – diventata la casa della Rivese sin dal 2015, grazie all’interesse dell’allora sindaco Carlo Manavella che chiamò Manfredi mettendogli a disposizione l’impianto sul quale fece anche alcuni lavori di miglioria – è atteso il Torino. «Non avrei mai creduto, all’età di 76 anni, di poter vivere un momento a suo modo storico per questa nostra piccola realtà – conclude Manfredi –: se ripenso che ho dovuto acquistare due container per uffici, bagni e spogliatoi, in modo da rendere questo impianto a norma per ospitare questo campionato, oggi mi viene da dire che ne è valsa proprio la pena! Colgo questa occasione per ringraziare di cuore tutto il direttivo e lo staff di questa società».
Ora, a Manfredi, non resta che godere di uno spettacolo mai visto prima a Buriasco. E di una squadra, quella delle sue ragazze, che non ha nessuna voglia di smettere di stupire.
S.C.
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