30 Gennaio 2024
Villar Perosa. Rifugi antiaerei: una Storia da salvare

Dopo il successo delle iniziative per gli 80 anni del bombardamento della RIV a Villar Perosa, l’associazione Vivere le Alpi pensa a una pubblicazione sui rifugi della bassa valle.
Il 3 gennaio 1944, l’USAAF (l’aviazione americana) colpì con un pesante bombardamento anche l’impianto industriale della RIV di Villar Perosa. Oltre cinquanta B-17 americani dalle 11:50 alle 12:05 sganciarono sullo stabilimento e nei suoi dintorni 312 bombe da mille libbre, per un totale di 156 tonnellate di esplosivo, senza però causare vittime grazie a Dio (e ai rifugi antiaerei costruiti dalla Ditta Damiano su incarico del Senatore Agnelli).
Un triste anniversario
Villar Perosa ha voluto ricordare questo triste anniversario dapprima insieme alle scuole il 10 gennaio, poi con un’iniziativa aperta a tutti nella mattina del 14 gennaio scorso.
Testimonianze orali e materiali
Al racconto di due testimoni allora giovanissimi, Giorgio Micca e Franco Vinçon, nel Museo della Meccanica e del Cuscinetto, sono seguite la mostra fotografica dedicata al bombardamento allestita nell’oratorio parrocchiale da un gruppo di volontari (una rielaborazione del lavoro realizzato nel 1984 in occasione del quarantennale del bombardamento) e le visite guidate dei rifugi antiaerei in cui trovarono scampo tutti i villaresi a cura dell’Associazione Culturale “Vivere le Alpi”.
Grande partecipazione
L’iniziativa ha raccolto una positiva risposta di villaresi e non solo, tanto che le visite ai rifugi e alla mostra sono state replicate anche il 21 gennaio. Con successo, come racconta Simona Pons di Vivere le Alpi: «Nella prima giornata abbiamo accompagnato nei rifugi cento persone, nella seconda altre sessanta/settanta, praticamente il numero di visitatori di un anno di aperture… Senza contare il centinaio tra alunni e insegnanti intervenuti all’appuntamento per le scuole. E anche la mostra fotografica ha avuto la stessa affluenza!»
Una pubblicazione per far riscoprire la storia locale
Numeri che segnalano la crescita del desiderio di riscoprire la memoria delle vicende che ottant’anni fa videro protagonisti la Val Chisone e Villar Perosa. Un compito a cui – dopo aver raccolto il testimone dall’associazione Amici della Biblioteca, che curava le visite negli anni ‘90 – Vivere le Alpi da anni si dedica con entusiasmo e attenzione. E a cui vuole dare seguito: «Stiamo svolgendo – sottolinea Simona – delle ricerche destinate a sfociare in una pubblicazione di prossima uscita (speriamo per il 25 aprile 2025) e, in un prossimo futuro, anche in un portale online dedicato e consultabile da chiunque».
Rifugi non solo di Villar
Un progetto nato in sintonia col Comune di Villar Perosa e che prevede di occuparsi non solo dei rifugi villaresi, ma anche di quelli di Perosa Argentina e di Inverso Pinasca. «Il piano dell’opera – spiega Simona Pons – contempla un inquadramento sulle norme nazionali alla base della protezione antiaerea per poi fare vari approfondimenti su quelli che sono i rifugi della bassa val Chisone.
Chi può condivida oggetti e ricordi
Ma per fare un bel lavoro, oltre alle ricerche negli archivi comunali e della RIV e al grande aiuto di persone come Enrico Berardo, sarebbero preziosi i contributi di chi volesse condividere con noi testimonianze, ricordi, oggetti o fotografie, inerenti i bombardamenti e i rifugi antiaerei della Val Chisone».
Info
Chi volesse dare una mano all’associazione – sia per il libro, sia anche per proporsi come volontario per le aperture dei rifugi – può rivolgersi ai numeri 338.212.76.24 (Luca Grande) o 346.609.84.02 (Simona Pons), oppure scrivere all’indirizzo viverelealpi@gmail.com
GR
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