27 Gennaio 2020
Villar Perosa. I primi passi verso una "Comunità dementia friendly”
Facendo seguito a quanto annunciato nei mesi scorsi, a Villar Perosa ha preso inizio il percorso per portare a una “Comunità Dementia Friendly” (progetto che vede la collaborazione tra comune e Rifugio Carlo Alberto della Diaconia Valdese). «Lo scorso 14 gennaio – racconta l’assessore Serenella Pascal – è stata iniziata (all’Erboristeria “La terra di mezzo”) la formazione-informazione degli esercizi commerciali per renderli più accoglienti verso chi soffre del morbo di Alzheimer».
Caratteristica di questi incontri formativi è la presenza, accanto a operatori specializzati, di alcuni malati che partendo dalla loro esperienza, possono far capire quali sono le loro esigenze. «Ad esempio, può sembrare banale, ma la presenza di una sedia o di una panchetta dove potersi sedere permette di mettere a loro agio queste persone che faticano a stare a lungo in piedi». A sorpresa durante il primo incontro «si è unito al gruppo un villarese (con malattia appena diagnosticata) che, forte della conoscenza del paese, ha portato il suo contributo». Oltre agli esercizi commerciali, il progetto prevede una formazione anche per i dipendenti comunali a contatto col pubblico: impiegati, polizia municipale, bibliotecaria.
L’amministrazione ha già messo in cantiere altre iniziative volte a far conoscere il morbo di Alzheimer e come affrontarlo: giovedì 13 febbraio nell’oratorio parrocchiale è in programma un appuntamento con Caffè Alzheimer, un’esperienza che a Pinerolo già si svolge con cadenza mensile. «Parteciperanno Laura Bima, assistente sociale dell’Unione dei Comuni e la psicoterapeuta Mara Cirigliano che spiegheranno quali sono i diritti dei malati di Alzheimer e forniranno indicazioni pratiche su quando e come prendere contatto con i Servizi Sociali». Accanto all’informazione, come suggerisce anche il nome, sarà presente anche l’aspetto conviviale del caffè (e della compagnia).
Ancora in fase di definizione è invece «il progetto di una mostra fotografica che avrà per tema la storia delle persone colpite dal morbo: il desiderio dell’amministrazione sarebbe quello di farne una mostra diffusa, chiedendo ai vari negozi di esporre al loro interno queste foto così significative».
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