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Chiesa  

Vercelli accoglie il nuovo arcivescovo Marco Arnolfo

Vercelli accoglie il nuovo arcivescovo Marco Arnolfo

AGD,  13 maggio 2014

Grande festa per tutta la Chiesa piemontese, un segno di unità che rappresenta un segnale forte per tutti. «In questo tempo di crisi una Chiesa che crea unione è fondamentale». Con il cuore colmo di gioia, monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha tratteggiato così la giornata di domenica a Vercelli che ha visto l’ordinazione del nuovo arcivescovo, monsignor Marco Arnolfo e l’ingresso in diocesi come 130esimo successore di sant’ Eusebio. Un giorno intenso per monsignor Arnolfo iniziato accanto agli ultimi: i carcerati e gli ammalati. In linea con le prime parole pronunciate nel pomeriggio nella basilica di sant’Andrea durante l’incontro con le autorità: «Papa Francesco mi ha mandato come pastore di una Chiesa senza frontiere. Sarà mio impegno collaborare per il rispetto della dignità umana, a favore dei poveri e degli indifesi». E poi l’abbraccio caloroso dei giovani che gli hanno donato alcuni oggetti come la corda «segno del nostro camminare insieme». In tanti hanno voluto essere vicino al nuovo pastore. Oltre 500 sono arrivati da Orbassano per porgere ancora un saluto al loro parroco. Quasi 1500 fedeli hanno seguito in cattedrale il rito di ordinazione iniziato con il saluto di padre Enrico Masseroni, suo predecessore. E poi la cerimonia presieduta dall’arcivescovo di Torino, monsignor Nosiglia che nell’omelia oltre a disegnare l’impegno di un vescovo ha rivolto parole di gioia e di incoraggiamento. «Inizia oggi, per te una nuova vita, – ha detto – che affronterai con serenità e anche con quel sano timor Dei che nasce dalla consapevolezza che l’episcopato non è facile ed esige una continua tensione spirituale e pastorale». Accanto a lui hanno concelebrato i due coordinanti padre Masseroni e monsignor Gabriele Mana (vescovo di Biella) e attorno a loro i cardinali Severino Poletto e Giuseppe Versalti, oltre a tanti vescovi (monsignor Luigi Bettazzi, Aldo Cerrato, Guido Fiandino, Giuseppe Guerrini, Luciano Pacomio, Pier Giorgio Micchiardi, Giuseppe Anfossi, Alceste Catella, Gianni Ambrosio, Giuseppe Cavallotto, Francesco Ravinale, Pier Giorgio Debernardi). E più di 200 sacerdoti. Emozionato nelle sue prime parole da vescovo, il suo motto è «contemplata aliis tradere»(trasmettere, riferire agli altri le cose che si sono contemplate), monsignor Arnolfo ha ringraziato il Signore per tutti coloro che l’hanno accompagnato fin qui. Ora inizia un nuovo tratto in ascolto, continuazione e speranza. «Ascolto – ha spiegato – perché devo mettermi in ascolto di tutti i miei collaboratori diocesani, dei preti in particolare perché hanno tanta ricchezza da donarmi e poi continuazione perché padre Enrico Masseroni ha iniziato un grande programma pastorale, un bel piano di lavoro con diversi capisaldi e allora voglio continuare perché è un’opera grande e poi speranza perché Dio ci illumina con il suo spirito, con la sua grazia per operare secondo il suo cuore e la sua fantasia»

Chiara Genisio

vescovanza

 

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