5 Dicembre 2022
Venerdì 9 dicembre a Torino la presentazione del romanzo fantasy “I sentieri del Nizhar”
Venerdì 9 dicembre alle 21 nell’Oratorio San Filippo Neri di Torino (Via Maria Vittoria, 5) è in programma la presentazione del libro “I sentieri di Nizhar” (Marcovalerio – Vita editrice), un romanzo scritto dal collettivo Inkiostri, organizzata in collaborazione con UCSI Piemonte.
Inkiostri è il nome del collettivo che unisce undici scrittori e scrittrici: Daniele Barale, Filippo Bergonzoni, Chiara Bertoglio, Giovanni Bertoglio, Ives Coassolo, Andrea Donna, Maria Finello, Chiara Nejrotti, Luisa Paglieri, Patrizio Righero e Giovanni Soppelsa. Spinti dalla passione per il genere fantasy, gli autori hanno deciso di scrivere un romanzo, completo di tutti i caratteri che contraddistinguono il genere: avventura e magia, un pericolo imminente che incombe sul mondo, una compagnia con un viaggio (anche interiore) da affrontare e una missione da compiere.
“I sentieri del Nizhar” ha una genesi originale, come racconta Giovanni Soppelsa, uno dei suoi autori: «Ognuno di noi ha scritto una parte del racconto, senza seguire una traccia, ma raccogliendo semplicemente il testimone del narratore precedente per consegnarlo al successivo. A mio avviso, ne è risultato un romanzo credibile, godibile, sorprendentemente organico e coerente, come se fosse pianificato e steso da un’unica intelligenza e da un’unica penna».
Per scrivere il romanzo gli scrittori e le scrittrici hanno dovuto immaginare un mondo, inventandone la cultura e le tradizioni, ma ci sono riferimenti reali nel loro racconto come spiega Patrizio Righero, un altro degli autori: «Ritroviamo queste città e questi monti in un lembo del Piemonte Occidentale. Cambiano solo i nomi e la disposizione geografica. Nella città di Antilia, che sorge a cavallo di due laghi speculari, non è difficile riconoscere Avigliana. Alle falde del Rotarius (il Rocciamelone) sorge Upsa (Susa) e a Nord-Est la città rivale di Kardem (Torino). Il monte Kamara, sovrastato da possenti torri, altro non è che lo Chaberton, l’Hert è il Ghinvert, e l’Elberghion, dove inizia il racconto, è l’Albergian. Più a Sud, in Seldara è riconoscibile Saluzzo. Infine, anche le descrizioni dell’ambiente naturale richiamano quello delle Alpi Cozie».
Il romanzo non è la loro prima opera ma segue “La Compagnia dell’Oste”, una raccolta di racconti con tematiche diverse nata da un’amicizia e basata su una comune visione del mondo.
A fine evento è possibile acquistare il libro che potrà essere autografato dagli autori presenti.
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