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Cultura  

Valli. Quando ogni paese aveva la sua banda

Valli. Quando ogni paese aveva la sua banda

Parlare con Michelangelo Chiaverano, suonatore e studiose di bande musicali, è un’esperienza che cattura. Anche se non si è appassionati di musica. Dopo il primo libro dedicato alla Val Pellice dell’opera promossa (dal Corpo Musicale di Villar Perosa) “Bande e Filarmoniche del Pinerolese e delle sue valli”, Michelangelo sta per mandare in stampa altri due volumi sulle bande delle valli Chisone e Germanasca, uno, e di Pinerolo, val Lemina e val Noce l’altro. E nel 2022 vedrà la luce anche un quarto libro lavoro; «non era previsto – spiega – ma mi spiaceva lasciar fuori la pianura da Vigone a Villafranca, da Buriasco a Macello e Piscina…»

Una foto della Banda Salesiana di Perosa

Concentrandosi sulla Val Chisone emerge una storia musicale spesso intrecciata con quella dei vari paesi. Ad esempio «a Perosa Argentina il ruolo dei salesiani è stato importante anche sotto l’aspetto musicale – racconta Chiaverano – a cui si deve nel 1908 la fondazione di una banda nata su iniziativa di Bartolomeo Scavini, un falegname conoscitore di musica, e poi diretta da don Pastorino. Questa banda all’inizio suonava solo per funzioni religiose, ma presto passò a esibirsi in altre occasioni ad esempio nel 1915 all’inaugurazione del telefono a Perosa». Se quest’esperienza si chiuse nel 1973, «la banda di Pomaretto nata a fine ‘800 per suonare al 17 febbraio è rimasta invece sempre in attività!»

Foto d’epoca della Banda di Perrero

Anche la val Germanasca vantava un tempo alcune bande. «A Prali era stata fondata dal messo comunale – e Maestro – Roberto Long, mentre a San Martino di Perrero fu il parroco don Giulio Richiardone a inizio ‘900 a dar vita a una banda allo scopo di tenere i giovani lontani dalle osterie. Alcuni di questi musici faranno poi parte della banda di Perrero negli anni ‘30…»

La Banda di Dubbione

A Dubbione «a inizio ‘900 nacque una piccola fanfara che suonò fino a dopo la Grande Guerra, prima di essere inglobata – come accadde in diversi paesi – nella banda organizzata dal podestà di Pinasca in una formazione con oltre 40 componenti». Di là dal Chisone, «l’Unione musicale di Inverso Pinasca fu istituita il 2 aprile 1947 da Aldo Usseglio e altri musici. Tra i numerosi direttori venuti dopo, una menzione particolare va fatta per Guido Lageard, importante anche – salendo in val Chisone – per la banda di Villaretto».

La Banda di Villaretto

Quest’ultima «fu fondata per volontà di Guido Ressent, grazie al sostegno del Comune per “incrementare il turismo”: il primo maestro, tale Casaleggio (che si era ritirato dalla banda di Villar Perosa), si dedicò anima e corpo al suo incarico, scrivendo anche diverse marce tra cui intitolata “La Montanina”, come il nome della banda».

Anche Fenestrelle a inizio ‘900 non disdegnava la musica: «c’erano la banda dei Pompieri e una piccola fanfara, che nel tempo si ingrandì fino a dar vita a una banda attiva dal 1953 al 1966».

Banda di Fenestrelle

Nell’area di fondo valle, quella più manifatturiera, alcune bande nacquero proprio su iniziativa degli industriali locali. «A Villar Perosa il Corpo Musicale (delle Officine RIV) fu fondato nel 1921 dal Senatore Agnelli. Invece a San Germano fu il barone Mazzonis a dar vita almeno dal 1891 a una banda poi inserita nella Società Operaia; fu poi sciolta nel 1914 e ricostituita nel 1920 dal Cavalier Vinçon, sciolta nel 1926 e ricostituita nel 1959 dal M° Roberto Richiardone». La musica non mancò neppure a Porte dove «negli anni ‘20-’30 fu sicuramente attiva (anche se mancano documenti nell’archivio comunale) la Fanfara Speranza».

Per scoprirne di più basterà acquistare, sulle principali piattaforme online, il volume che uscirà in autunno per le edizioni Epoche di Novi Ligure.

GR

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