La recente decisione di SKF di spostare tutti gli addetti e le linee del reparto “Precisi” dello stabilimento villarese ad Airasca, non porta perdite di posti di lavoro, ma per il comune di Villar Perosa non è certo indolore.

Se è indubbia l’opportunità di sviluppo per il territorio, il sindaco di Villar, Marco Ventre, non nasconde qualche perplessità: «Come Amministrazione Comunale abbiamo rimarcato tutte le nostre preoccupazioni sugli effetti che ha lo spostare oltre 250 lavoratori dai nostri territori: lo stabilimento di Villar è infatti molto inserito nel territorio urbano e dialoga con questo, vedi l’indotto di attività commerciali che si giovano di questa presenza, ma qui lavora gente di tutta la valle. Le nostre preoccupazioni includono anche le prospettive future dell’attuale stabilimento di Villar Perosa e le possibili ricadute nel medio-lungo termine».

Marco Ventre, sindaco di Villar Perosa

L’azienda ha comunque fornito ampie rassicurazioni: «Il trasferimento delle attività – continua Ventre – richiederà ancora almeno un paio di anni, poi i comparti che rimangono, Tbu (che presenta un trend di crescita da anni) e Avio (che ha risentito molto degli effetti del Covid per il blocco del settore aeronautico), anche alla luce del recupero atteso nei prossimi anni in seguito al superamento della pandemia, dovrebbero riempire con uomini e macchinari i vuoti che lascerà il comparto Precisi». Pur riconoscendo l’importanza di aver mantenuto la produzione nel pinerolese – «erano in lizza Cina ed Austria» e le potenzialità di crescita aziendale dell’investimento, Ventre però sottolinea: «certe logiche e dinamiche di mercato i nostri piccoli enti non sono in grado di governarle, e la perdita di rappresentanza che avremo in futuro lo renderà sempre più difficile da realizzare, sempre più spesso logiche e dinamiche non coincidono con le esigenze dei territori, ma questo è anche la conseguenza della globalizzazione. Spiace purtroppo vedere che tra le numerose dichiarazioni delle diverse sigle non vi sia stato alcun pensiero per le preoccupazioni dei nostri territori».