Non è una novità che la scuola primaria di Pinasca e la locale sezione ANPI collaborino in occasione del Giorno della Memoria (il 27 gennaio, data fissata dall’Onu nel 2005 per ricordare lo sterminio nazista degli ebrei). Nuove sono però le difficoltà portate dal Covid, da cui però gli organizzatori non si sono lasciati scoraggiare.

Una delle edizioni passate del Giorno della Memoria con le scuole, un’immagine impensabile in tempi di Covid.
Giocoforza subirà qualche modifica la formula tradizionale, che prevedeva il 27 gennaio un incontro allargato a diverse scuole del territorio per riflettere su qualche aspetto della Shoah e, al contempo, la raccolta di offerte per un progetto di cooperazione internazionale. «Non potendoci incontrare di persona come avveniva negli anni passati – scrivono nell’invito alle altre scuole l’ANPI di Inverso e Pinasca e la Scuola Primaria Statale Hurbinek – abbiamo pensato che si poteva ugualmente fare memoria insieme utilizzando gli strumenti che ormai conoscete avendo fatto tutti esperienza di didattica a distanza».

Un’immagine d’epoca del ghetto ebraico di Roma
Un progetto solidale abbinato
Nessun appuntamento, dunque, al Salone Polivalente di Pinasca, ma a tutte le classi che vorranno partecipare – idealmente insieme, praticamente ogni classe individuerà il momento – sarà inviato un link al canale YouTube dell’associazione partigiani, su cui troveranno due brevi documentari (uno riferito al progetto Jardins des Femmes della Rete dei Comuni Solidali – Re.Co.Sol. in Niger; l’altro sul rastrellamento degli ebrei del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943), e un paio di schede di approfondimento. «La visione del video unita all’intervento competente degli insegnanti permetterà di comprendere bene un evento triste della nostra storia».

Una coltivatrice nigerina
Nonostante la distanza, la scelta di mantenere la finalità solidale di questo appuntamento ha il significato di dare continuità a un progetto che, grazie alla generosità delle scolaresche, negli anni scorsi ha permesso l’installazione presso molti orti (gestiti da cooperative di sole donne) di pompe alimentate a energia solare per facilitarne l’irrigazione.
GR