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Territorio  

Un partigiano in più per Porte

Un partigiano in più per Porte

Il 25 aprile la comunità portese ha scoperto un partigiano nuovo di cui tutti ignoravano l’esistenza. Un partigiano che, dopo la liberazione, decise di dimenticare tutto e non parlare più della sua esperienza.

Racconta la sindaca Laura Zoggia: «Il 25 aprile i parenti di Enrico Levrino, presenti alla nostra commemorazione dei caduti per la libertà, ci hanno comunicato che, dopo la sua recente morte,  ripulendo la casa,  hanno trovato fra gli incartamenti  un “Diploma d’onore al Combattente per la liberta”, intitolato al loro caro. Gli era stato consegnato nel 1985 a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini e del Ministro della difesa Giovanni Spadolini».

Laura Zoggia, sindaco di Porte

«Levrino – continua la prima cittadina – era del 1926 e fu residente a Porte fino al 1955. Abbracciò la resistenza molto giovane e condivise il suo operato con un altro partigiano di Porte, Carlo Camusso che avevamo già iscritto nel nostro elenco dei combattenti».

Alla notizia il comune non ha perso tempo: «Abbiamo già in progetto – sottolinea Laura Zoggia – di realizzare nel cimitero una lapide con una targa dedicata a tutti i partigiani e i combattenti, per non dimenticarli mai. Il nostro vice-sindaco Sergio Gaido si è subito attivato affinché nella lista dei nostri resistenti – purtroppo ormai tutti passati a miglior vita – fosse aggiunto anche il suo nome. Questa scoperta proprio durante celebrazione del 25 aprile per tutti noi è stata una piacevole sorpresa e ora possiamo ricordarlo insieme agli undici combattenti e ai tredici i caduti portesi della Resistenza».

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