Contattato da Vita, Stefano Raviol, che fa parte del gruppo dei residenti, racconta la situazione a Bourcet: «In questo momento (ndr sono le 10 del 30 ottobre) è arrivato l’elicottero dei Vigili del Fuoco a caricarsi d’acqua presso la vasca di presa che abbiamo preparato a Chasteiran: questo mezzo interverrà sul fronte dell’incendio partito dal colle Muret. Nel frattempo, uno dietro l’altro, due Canadair (uno proviene addirittura dalla Croazia) stanno scaricando acqua sulla cresta dopo Casette; gli elicotteri impegnati invece sono due, uno dei quali può caricare novemila litri d’acqua». Raviol continua: «Sono stato con gli AIB fino a stamattina alle 4, al momento del cambio turno. C’erano i Vigili del Fuoco di Carmagnola e Fenestrelle e le squadre AIB di Val Chisone e Germanasca e anche di Bricherasio (e forse ne sto dimenticando qualcuno): ogni squadra ha messo a disposizione 1 mezzo e un equipaggio. Ieri il problema maggiore era dato dall’incendio proveniente dal Muret, poi, sotto Chezalet, ne è partito un altro molto anomalo (ndr eufemismo che lascia pensare alla mano di un piromane): per contenere quest’ultimo ci è voluto un grande lavoro e, per fortuna, la strada sembra aver fatto da tagliafuoco. La situazione stamattina sembra un po’ migliore di ieri sera: non c’è vento e il fumo, che è diminuito, consente ai mezzi aerei di lavorare, ma nelle poche ore in cui ho riposato il fuoco non è stato fermo. Ora alcuni borghigiani stanno tagliando le piante intorno a Chasteiran, ieri lo stesso è stato fatto dalla comba dei Sappè, creando anche una trincea e bagnando il terreno sotto la chiesa». Raviol si lascia andare a uno sfogo: «Ho fatto ristrutturare la casa e sta per essere dato il fine lavori; anche se c’è l’assicurazione, se penso a tutto il lavoro che ha fatto mio padre, il dispiacere sarebbe veramente grande».

Cambio del turno degli AIB impegnati a Bourcet (foto Stefano Raviol)