2 novembre 2015
Mentre sulle vette più elevate scende la prima neve, la valle Chisone si prepara alla prossima stagione sciistica. Abbiamo chiesto ai sindaci di Prali, in Val Germanasca, e Pragelato, in Alta Val Chisone, a che punto sono gli impianti e le proposte turistiche nei rispettivi comuni montani.
Prali: una località a misura d’uomo
Franco Grill, sindaco di Prali, avverte che già tutto è pronto. Gli impianti sono già attivi per ricevere i turisti. Si attende solo la neve anche se si augura non troppo presto. «Qui a Prali la stagione sciistica in genere funziona bene. I prezzi sono ragionevoli e non solo gli impianti ma anche l’indotto ha successo: i bar e i ristoranti si riempiono», spiega il sindaco. Sebbene le strutture ricettive siano poche (Prali conta due alberghi) durante le punte della stagione il paese si riempie. «Da meno di 300 residenti si arriva anche alle 3 o 4mila persone nei picchi come le vacanze di natale», racconta il primo cittadino. Grazie a questa realtà, Prali viene toccata in maniera minore dal problema dello spopolamento della valle: siccome il lavoro stagionale c’è, le famiglie restano. Il punto critico è la strada provinciale che verte in situazioni disastrose. «Quando ancora c’era la Provincia avevamo un interlocutore diretto – lamenta Grill -. Oggi con la creazione della Città metropolitana non si sa a chi fare riferimento. E c’è meno interesse per l’alta valle. Abolire la Provincia è stata la cosa peggiore per i comuni della montagna», conclude il sindaco. C’è concorrenza tra Prali e Pragelato? «Non c’è concorrenza e non c’è mai stata. Neanche con Sestriere che ha un turismo un poco più di elìte. Un anziano del luogo diceva saggiamente: “quando va bene, va bene per tutti!”. Prali è e rimane una località a misura d’uomo».
Pragelato. Si attende la conclusione del bando per la gestione degli impianti
Pragelato è in fermento per la prossima stagione sciistica. È ancora aperto il bando per assegnare la gestione degli impianti. Si chiuderà il 17 novembre. Il sindaco, Monica Berton, non può sbilanciarsi in merito: «Posso solo evidenziare la filosofia che sottostà al bando: vorremmo favorire un progetto strutturato che comprenda tutte le risorse che offre il territorio e dia la possibilità di uno sviluppo locale». Tra le risorse il sindaco elenca le attività invernali possibili: un’area baby con i tre trampolini-scuola che il Comune ha in uso dal Parco Orsiera; l’area dello sci di fondo; un’area “Free Ride” che sfrutti la seggiovia in quota. «Un’ulteriore realtà da mettere a frutto, precisa ancora Berton, è l’ex-campeggio di Pattemouche che trovandosi troppo vicino all’alveo del fiume Chisone non può essere utilizzato per degli stanziamenti». Un pacchetto interessante ma non mancano le perplessità. «Gli impianti sono funzionanti ma vecchi – ammette il sindaco -, e nel tempo andranno revisionati completamente. Ciò non vuol dire che vogliamo spendere per mantenere le cose così come sono ma per offrire una possibilità di sviluppo futuro a livello locale». Questo tipo di progetto può essere una concorrenza alla Via Lattea? Monica Berton ci tiene a precisare: «No. Vogliamo piuttosto creare una identità complementare alla pista del Sestriere sfruttando anche la seggiovia di Pattemouche che fa da ponte tra Pragelato e la stessa Via Lattea. Sarà una bella sfida», conclude il sindaco. E a proposito di concorrenza anche Berton afferma che «non c’è concorrenza tra l’Alta Val Chisone e Prali. Sono realtà complementari e diverse».