Il Comune di Pinasca vuole realizzare un nuovo centro per ricollocare alcuni servizi (biblioteca e ambulatori) e proporne di nuovi (centro sociale). Il tutto nella cornice del vecchio setificio (la Fabbrica) nel centro di Dubbione, che sarà acquisita gratuitamente.
Nuova vita nel vecchio borgo
Ridare anima e decoro a un edificio storico da troppo tempo abbandonato nel centro di Dubbione, proprio a fianco del ponte Annibale, dopo averne acquisito (gratuitamente) la proprietà, questo l’argomento più interessante del corposo (ben 12 i punti all’ordine del giorno) consiglio comunale di Pinasca dello scorso 18 ottobre.
Il setificio in dono al Comune
Sta per diventare realtà l’acquisizione della vecchia filanda, “Tessitura Meccanica Giulio Bertolotti Setificio di Dubbione”, il nome completo anche se per i dubbionesi è semplicemente “la fabbrica”. Un sogno che l’amministrazione comunale cova da quando l’attuale proprietaria, Giulia Bertolotti, alcuni anni fa aveva prospettato la cessione gratuita del fabbricato in vista di un suo recupero per finalità di interesse pubblico. La perizia sull’immobile curata dall’Ufficio tecnico comunale ha evidenziato il sostanziale buon stato di conservazione dell’edificio – anche se a guardarlo dall’esterno la prima impressione sarebbe un’altra – e il comune ha così deciso di acquisirlo.
Biblioteca, ambulatori e spazi di lavoro condivisi
Tanti i progetti sulla struttura. Da quelli più semplici come il recupero del parco esterno (al momento pascolo per alcune capre) ad altri che richiederanno notevoli investimenti. Nel suo intervento in consiglio il sindaco Roberto Rostagno ha elencato diversi possibili utilizzi per quei locali: biblioteca comunale, ambulatorio per i medici, sale polifunzionali per un centro di incontro (ad esempio per gli anziani), senza trascurare l’eventuale creazione di aule studio e uffici condivisi. E per non dimenticare la funzione storica del setificio, attivo fino forse al 1918, nei locali adibiti ai diversi usi verrebbero collocati dei pannelli per illustrarne la storia e vecchi macchinari industriali. Se il progetto andrà in porto, il sindaco pensa di ovviare all’accresciuto bisogno di parcheggi, acquisendo un’area a fianco del ponte Annibale.
Un parco dedicato ai Caduti sul lavoro
Tra le richieste della signora Bertolotti al comune in vista della cessione della proprietà, l’affissione di due targhe da parte: una a ricordo della “fabbrica”, l’altra per dedicare il parco ai caduti sul lavoro e, in particolare, a Giorgio Gaido, figlio dell’ultimo custode del fabbricato, morto proprio a seguito di un incidente sul posto di lavoro negli anni ‘90.
GR