Il pastore Eugenio Bernardini e il diacono Marco Longo hanno guidato per celebrare il 1° maggio a Villar Perosa una preghiera ecumenica incentrata sul lavoro a cui è seguito il tradizionale corteo con la banda musicale.
Dopo tre anni a Villar Perosa si è di nuovo celebrata la Festa dei Lavoratori. Nella mattina del 1° maggio l’ala di fronte al municipio di Villar Perosa ha ospitato preghiere e riflessioni del diacono Marco Longo e del pastore valdese Eugenio Bernardini in occasione della Festa dei Lavoratori. Ad animare la celebrazione le voci e le chitarre di Angelica Pons e Marco Barale (con l’assistenza tecnica di Marco Allaix).
Un allestimento per simboleggiare tutti i lavori
Davanti al tavolo da dove Bernardini e Longo hanno condotto la preghiera, un tavolinetto con sopra simboli del lavoro come:
- un dizionario (lavoro della scuola)
- casco (lavoro nelle miniere e nei cantieri)
- un cuscinetto a sfera (fabbriche)
- un grembiule con raffigurata sopra l’Italia (lavoro domestico)
- uno stetoscopio (sanità)
- scopino e paletta (pulizie)
- un cucchiaio (ristorazione)
- un rocchetto (tessile)
- spighe di grano (agricoltura)
- pagnotta (alimentare)
Corteo dietro al Corpo Musicale
Al termine della cerimonia ecumenica, si è formato un corteo dietro al Corpo Musicale di Villar Perosa che ha raggiunto l’area della Società Operaia, dove il sindaco Marco Ventre ha tenuto il discorso ufficiale.
Il sindaco e il lavoro
Ventre ha ricordato come il lavoro sia il tema centrale per chi si occupa della cosa pubblica nelle valli Chisone e Germanasca (le aree più depresse e con maggiore disoccupazione in tutta la Città Metropolitana di Torino).
Conclusione conviviale
Al termine dell’orazione ufficiale, l’esecuzione di alcuni brani da parte della banda, seguiti da un rinfresco fraterno.