Domenica 24 settembre nell’ambito di “Città e Cattedrali a porte aperte” i “Volontari a Regola d’Arte” della diocesi hanno proposto numerose visite guidate di varie chiese del Pinerolese.

Nel pomeriggio, oltre al Duomo e a San Maurizio a Pinerolo e a San Verano (Abbadia Alpina), anche San Pietro in Vincoli a Villar Perosa e la parrocchiale di Pinasca si sono presentate ai visitatori forti della loro storia e dei loro tesori.

Sì, anche nei paesini si nascondono a volte dei tesori. A Pinasca, ad esempio, la chiesa di Santa Maria Assunta ospita un altare frutto del genio di Filippo Juvarra, il capo d’opera in legno (ossia una prova a grandezza naturale) dell’altare della chiesa di Sant’Uberto alla Venaria Reale. La mano juvarriana di questo altare, di cui gli storici dell’arte ignoravano la sorte, fu “riscoperta” casualmente qualche anno fa da un pinaschese in trasferta a Venaria.

Invece, nonostante la vulgata, la chiesa di “San Pietro in Vincoli” a Villar Perosa non è certamente stata progettata dall’architetto messinese che arrivò in Piemonte (1714) quando la chiesa era quasi ultimata (iniziata nel 1709, fu consacrata nel 1716). L’erronea attribuzione è stata forse dovuta a Edmondo De Amicis che, in “Alle porte d’Italia” definì San Pietro «una piccola copia candida di Superga» (questa sì opera dello Juvarra); probabile progettista ne è, invece, Antonio Bertola, Primo architetto civile e militare dei Savoia.

La cura dedicata alle chiese della periferia dei domini sabaudi non è strana, se si considera come questi territori, strappati alla corona di Francia a fine ‘600, venissero considerati al contempo strategici e insidiosi. Prossime al confine e abitate da popolazioni ritenute poco fedeli al granducato, vuoi per i trascorsi francesi, vuoi per la diffusione del credo valdese, per Vittorio Amedeo II e i suoi successori queste aree divennero “terra di missione” in cui fondare la fedeltà dei sudditi sulla fede cattolica. Così si spiegano non solo la costruzione di San Pietro o l’inserto dell’altare juvarriano a Pinasca, ma tutta una politica di edificazione e abbellimento dei luoghi di culto anche nei paesi montani delle valli Chisone e Sanmartino.

Ma, per saperne di più, basta approfittare delle iniziative organizzate dall’Ufficio Pastorale del Turismo della diocesi (info: 333.290.52.78; ufficioturismo@diocesipinerolo.it o sulla pagina Facebook: Beni Culturali e Turismo – Diocesi Pinerolo).

GUIDO ROSTAGNO