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Fatti e opinioni  

Giorgio Merlo chiede misure per l'emergenza medici in montagna

Giorgio Merlo chiede misure per l'emergenza medici in montagna

Il sindaco di Pragelato e consigliere nazionale Anci, Giorgio Merlo, chiede misure di emergenza per evitare il disservizio dovuto alla mancanza di medici in montagna.

 

La mancanza di medici di base per le comunità delle valli montane è ormai un’emergenza. Per contrastare questo disservizio, il sindaco di Pragelato e consigliere nazionale Anci, Giorgio Merlo, in un suo comunicato chiede misure eccezionali.

Servizio medico per evitare la fuga dalla montagna

«La garanzia e il mantenimento di un presidio sanitario nei territori montani è, oggi, la vera priorità per evitare la progressiva ed inarrestabile fuga dalla montagna da un lato e un profondo disservizio dall’altro – sottolinea Giorgio Merlo -. Se dobbiamo ringraziare la direzione dell’Asl TO 3 per la sensibilità e l’impegno dimostrato sino ad oggi per evitare l’assenza di medici nei territori montani, malgrado le oggettive difficoltà causa la sostanziale indisponibilità dei suddetti medici di recarsi in quei territori, non possiamo non evidenziare che siamo giunti ad un bivio. E cioè, o la direzione sanitaria di riferimento, o la Regione devono, stante le attuali difficoltà, assumere una iniziativa concreta – seppur nel rispetto delle leggi e dei relativi regolamenti di settore – che sia in grado di precettare il personale medico affinché proprio i territori montani non siano pesantemente penalizzati dalle ‘non’ scelte dei medici di svolgere la loro professione in montagna».

 

Strumenti eccezionali per garantire le cure alle popolazioni montane

«Una iniziativa – affonda il sindaco di Pragelato – che non esponga questo tema alla pura casualità o alla fortuna. Com’è capitato recentemente al Comune di Pragelato con la scelta, all’ultimo minuto utile, del Dott. Francis Dongmo di lavorare nella nostra comunità. Il problema riguarda quasi tutti i territori montani. Per questi motivi, e di fronte ad una situazione emergenziale, non si può che affrontarla con strumenti eccezionali e altrettanto emergenziali. In discussione infatti, c’è il futuro della permanenza delle persone nei territori montani e, soprattutto, la garanzia di essere curati per l’attuale popolazione residente. Che, come tutti sanno, in molti casi è particolarmente anziana e che richiede, di conseguenza, maggiori cure e attenzione da parte del personale medico».

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