2 Gennaio 2025
Don Alessandro Ricci ricorda Giovanni Berger
Don Alessandro Ricci traccia un ricordo commosso di Giovanni Berger, collaboratore della prima ora durante la sua esperienza da parroco di Santa Maria Assunta in Pinasca.
Caro Direttore,
la prima persona che mi ha accolto in parrocchia a Pinasca il giorno della mia nomina a parroco è stato Giovanni Berger. Prima che io arrivassi, Giovanni insieme all’infaticabile Suor Maddalena ed altri parrocchiani portava avanti la pastorale e la parte economica della parrocchia.
Giovanni era molto impegnato nel trovare fondi e manodopera per ristrutturare i locali parrocchiali. E grazie al suo amore per i bambini e per i giovani dell’oratorio ebbe la brillante idea di acquistare due calcio balilla che ci mostrò.
Quel giorno non ero da solo. Casualmente c’erano anche i miei genitori che ritardarono la loro partenza a Pescara per partecipare alla messa di entrata che sarebbe stata due giorni dopo. Alla fine di quell’incontro con Giovanni, i miei genitori mi dissero: quest’uomo non te lo devi far scappare. Così è stato.
Io entrai a ottobre 2011 e Giovanni al 31 dicembre 2011 mi portò le sue dimissioni. Io non le accettai e da lì in poi incominciò una bella avventura insieme.
Fu Giovanni a trovare i fondi necessari per la costruzione del parco giochi (circa 15mila euro) e fu anche Giovanni ad aiutarmi a trovare offerte libere per estate ragazzi, bollettino parrocchiale e salone parrocchiale.
Aveva un grande amore per i giovani e per i piccoli dell’oratorio! Non si poteva concludere l’estate ragazzi senza la mitica foto di gruppo fatta da Giovanni dopo la notte in tenda.
Per ringraziarlo ogni anno, prima del Natale, andavamo a visitare il suo magnifico presepe di cui andava molto fiero.
Ma Giovanni non era solo questo.
Giovanni era la memoria storica di Pinasca. I mille racconti che venivano alla memoria di quando da piccolo andava alla locanda. O di quando iniziò a lavorare. Aneddoti simpaticissimi, mai volgari o offensivi, sulla vita di Pinasca e dei pinaschesi.
Ringrazio il Signore che ce l’ha donato.
La pace.
Don Alessandro Ricci
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