Se c’è un luogo da tutti ritenuto tranquillo, questo è il cimitero.
Ma a Pinasca ultimamente questo luogo comune spesso è stato smentito. Da un lato le persone, dall’altro la natura hanno infatti portato un po’ di soqquadro nel camposanto vicino alla chiesa di Santa Maria Assunta.
Se già in passato qualche malandrino aveva sottratto corone e mazzi di fiori dalle tombe, la protervia dei ladri li ha spinti ad asportare alcuni pluviali in rame delle coperture dei loculi. Pare addirittura che stavolta abbiano operato di giorno (il 9 luglio), approfittando sia della confusione creata dal vicino cantiere per la realizzazione di nuovi parcheggi sia dell’assenza di videocamere di sorveglianza per “lavorare” e svignarsela indisturbati.
A travagliare i lavori dello stesso cantiere aveva già provveduto la scoperta di infiltrazioni d’acqua nell’area a monte del camposanto. Le conseguenti operazioni di drenaggio porteranno a un’ulteriore spesa di circa 6 mila euro.
Purtroppo la presenza d’acqua nella zona non rappresenta una sorpresa. O almeno così vien da dubitare, leggendo un provvedimento preso dall’Ufficio Tecnico qualche settimana fa. Con la Determinazione 215 del 19 giugno, il responsabile del servizio Valter Calliero impegnava una spesa di 4.880 euro per affidare a una ditta locale la «rimozione di acque da alcune tombe di famiglia». Le infiltrazioni certamente non turbavano gli ospiti delle tombe – che sull’acqua non avrebbero tribolato a “fare il morto” -, ma probabilmente non suscitavano reazioni altrettanto serafiche nei familiari ancora vivi.
Guido Rostagno