Pragelato – lo suggerisce anche il nome – nel periodo invernale sale spesso alla ribalta grazie al suo paesaggio e alla neve. Per esempio nel weekend scorso (17-18 febbraio) ha subito quella che la sua sindaca, Monica Berton, definisce: «Una gioiosa invasione di alpini» in occasione dell’83° campionato italiano di Sci di Fondo A.N.A. Racconta ancora la prima cittadina: «C’erano 42 sezioni provenienti da tutta Italia – addirittura c’erano gli alpini di Linguaglossa dalla provincia di Catania – che hanno creato con la loro magia, una simbiosi tra loro e il territorio: un’emozione che vivo e sento molto».
Ma se le squadre alpine hanno contagiato col loro entusiasmo e allegria il paesino montano, sindaca in testa, non altrettanto può dire la gioviale Berton per l’incontro dello scorso 10 febbraio ad Usseaux sul tema della fusione di comuni che riscalda in questo periodo il clima dell’alta val Chisone. «Sono rimasta molto colpita dall’atmosfera di tensione che si respirava! Non mi è piaciuta la rabbia che traspariva in certi interventi». Eppure l’intenzione dei due sindaci non era «di calare dall’alto una scelta, ma di condividere un percorso di riflessione». Ma certamente l’ostilità emersa non depone a favore di una serena valutazione dei pro e contro: «Purtroppo l’incontro di Usseaux ha chiuso molte porte. Si è vista una volontà di oscurare il dialogo, il vero motivo che aveva portato a riunirsi. C’era un fronte del “no” molto pianificato che non fa bene al territorio e non dimostra grande spessore culturale». Anche il periodo elettorale probabilmente non ha aiutato: «La presenza di alcuni candidati alle imminenti elezioni un po’ mi è sembrata voler strumentalizzare l’occasione anziché favorire una sana discussione». E dire che «avevo un grande entusiasmo, mi dicevo dal punto di vista privilegiato che può avere un sindaco: “Parliamone, è una cosa saggia”; in fondo già alcune cose i due comuni le fanno insieme e mi ha stupito che la gente neppure lo sapesse!»
Ma se ad Usseaux si sollevano perplessità, «a Pragelato ho fatto qualche sondaggio a pillole, ufficialmente proporrò la cosa nell’incontro in programma il 9 marzo, anche se devo confessare che viste alcune reazioni ad Usseaux me ne passerebbe la voglia! Forse i tempi e le persone non sono maturi, se solo il parlare di fusione crea tutte queste scomposte reazioni, incapaci di guardare un tema complesso senza i paraocchi delle proprie paure». Più forte della delusione è però la volontà di gestire «il cambiamento del territorio in loco, dal basso. Sia io che Andrea Ferretti davanti a qualcosa che ci sembrava interessante abbiamo scelto di affrontare l’argomento senza altre ambizioni che il bene delle nostre comunità: per questo non ho intenzione di lasciar perdere tutto». Anche se «è intelligente, a mio avviso sapersi fermare al momento opportuno e dirigere le proprie energie in fruttuosi risultati e benefici per il territorio. Le sfide non mancano!»
E se le discussioni sembrano farne vacillare l’entusiasmo, probabilmente sarà bastata la “Ciaspolata degli Escartons” (domenica 25 febbraio) a ridonare il buon umore a Monica Berton.