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Territorio  

Allerta meteo: pochi danni e un buon test per il sistema di radiocomunicazione

Allerta meteo: pochi danni e un buon test per il sistema di radiocomunicazione

L’assessore alla Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Rino Tron fa il punto dopo il recente codice arancione: per valutare il rischio sono importanti le informazioni locali dettagliate.

 

 

Dapprima benedetta, dopo la lunga siccità, la pioggia caduta, soprattutto nella terza settimana di maggio è diventata poi fonte di preoccupazione, in particolare in quei territori che non hanno ancora dimenticato i disastri del 2016.

Quando lo scorso 19 maggio Arpa Piemonte – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – ha preannunciato l’intensificazione dei fenomeni, segnalando un livello di allerta arancione per la zona D:

  • val Susa
  • val Chisone (e Germanasca)
  • val Pellice
  • valle Po

non tutti hanno capito che cosa questo significasse.

 

Codice verde, giallo, arancione e rosso

A fare chiarezza provvede Rino Tron, sindaco appena rieletto di Roure e assessore alla Protezione Civile dell’Unione dei comuni valli Chisone e Germanasca, nonché coordinatore delle squadre AIB di zona. «Ci sono quattro livelli crescenti di criticità – spiega – caratterizzati da un codice di colore verde (situazione normale), giallo, arancione e rosso, che corrispondono ai colori dell’allerta. A ciascun codice colore, per le diverse tipologie di fenomeni oggetto della valutazione, sono associati diversi scenari di evento e potenziali effetti e danni sul territorio».

 

Occhio ai bollettini, sì ma con buon senso

Accanto ai bollettini di Arpa, occorrono anche esperienza e buon senso: «Nell’ambito di un’area a volte solo alcuni comuni sono coinvolti dal rischio segnalato; ad esempio non avrebbe avuto senso allarmarsi in questi giorni per il livello del Chisone a Pragelato dove stava nevicando. Un caso diverso è invece quello di Perosa, dove, per il mancato arrivo dei finanziamenti richiesti, il comune non ha potuto realizzare tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza dopo il disastro del 2016 e così in caso di allerta arancione è prevista automaticamente l’evacuazione di un certo numero di abitazioni».

 

L’importanza delle informazioni locali

Ad aiutare i sindaci – primi responsabili della sicurezza nei loro comuni – viene in soccorso la tecnologia: «Avere a disposizione più informazioni possibili e soprattutto più dettagliate a livello locale aiuta nel prendere le decisioni. Sono risultate molto utili ad esempio le stazioni meteorologiche come quella che l’AIB di Perosa Argentina ha installato nel 2022 in collaborazione con il Centro Meteo Pinerolese o come quella nostra a Roure».

 

Ottime risposte dal nuovo sistema radio

L’ultima allerta è stata inoltre «un banco di prova per il sistema radio di cui la nostra Unione dei Comuni si è dotata da poco: il sistema ha dato ottime risposte. Provare un sistema nuovo sotto stress (sia pure leggero come in questo caso) è il modo migliore per verificarne il buon funzionamento. Trattandosi di un sistema per noi nuovo, dobbiamo ancora prendere dimestichezza con tutte le funzioni disponibili, ad esempio dovrebbe consentirci con la radiolocalizzazione di individuare la posizione dei nostri operatori dotati di radio con un’approssimazione inferiore ai cento metri, un’ottima notizia nell’ottica di garantire la sicurezza dei nostri volontari AIB e di Protezione Civile, che anche in quest’ultima occasione hanno reso un prezioso servizio in vario modo alle comunità del territorio».

GR

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