Al suo funerale, venerdì 16 febbraio, don Alessandro Ricci ha ricordato come il dottor Varalda si definisse “una persona complicata”, ma a giudicare dalla partecipazione dei pinaschesi non sembra che a loro dispiacesse questo suo essere un po’ fuori dagli schemi.

Medico di base per molti anni, Francesco Varalda sicuramente non guardava l’orologio quando visitava i pazienti. Se si andava nel suo ambulatorio, non bisognava avere fretta: un po’ la meticolosità, un po’ il piacere che aveva nel trattare con le persone, spesso terminava le visite anche passata la mezzanotte.

Lavoro e a famiglia a parte, il dottore nutriva un forte amore per la musica – capitava che durante una visita, si mettesse a parlarti di Benedetti-Michelangeli – che lo portò per anni a far parte, anche nel ruolo di presidente, della Corale Pinaschese, dimostrando pure lì il suo carattere gioviale.

Gruppo CAI Pinasca (anni ’70)

Altra grande passione per lui fu la montagna, una passione coltivata a lungo in compagnia degli amici del CAI di Pinasca. Anche qui gli toccò l’onere-onore della presidenza, ma sicuramente sono state le scalate a restare nel suo cuore e in quello dei compagni di salita. Un’amicizia questa in cui non mancavano scherzi anche un po’ crudeli: quasi ad ogni uscita, pare, lo zaino del dottore misteriosamente veniva omaggiato da qualche socio di camminata del peso di qualche pietrone e le risate accompagnavano il cammino di Varalda, al solito distratto, che non si accorgeva del tiro mancino.

Francesco Varalda al centro insieme a due compagni del CAI di Pinasca

Negli ultimi anni trascorsi sempre vicino alla moglie Carla (colpita da una malattia neurodegenerativa), l’unica distrazione gli era fornita dallo studio della Storia di cui era cultore. Nel marzo dello scorso anno, sapendo di questa sua passione, i volontari cottolenghini lo invitarono a tenere una conferenza sui papi e Francesco d’Assisi: molti vecchi pazienti accorsero ad ascoltarne le riflessioni e gli aneddoti, frutti di una cultura capace di conservarsi umile. Quella serata lo sollevò brevemente dal dolore del distacco dall’amata Carla, una perdita da cui in realtà non si riprese mai.

Conferenza storica del dottor Varalda al Cottolengo di Pinasca

Purtroppo l’auspicio di poterlo ascoltare di nuovo al Cottolengo mentre parla di storia, di musica o di montagna, non ha potuto realizzarsi.

Probabilmente ora lo starà facendo al piano di sopra.