31 Maggio 2023
Val Susa. Escursione per valorizzare la valle della Dora Riparia
Le sezioni CAI (TAM, GEB, UGET, Sezione di Torino e Intersezionale Valsusa Valsangone) hanno guidato una camminata alla scoperta dei territori lungo la Dora Riparia il 28 maggio 2023.
Gli organizzatori
Domenica 28 maggio 2023 le sezioni del CAI
- TAM
- GEB
- UGET
- Sezione di Torino
- Intersezionale Valsusa Valsangone
nonché
- la Delegazione FAI della Valle di Susa
- Pro Natura Piemonte
unitamente ai Comuni di
- Sant’Antonino di Susa
- Vaie
- Chiusa di San Michele
- Sant’Ambrogio di Torino
hanno organizzato la ventesima escursione finalizzata a valorizzare e a far conoscere i territori prossimi al fiume.
La camminata, per un dislivello complessivo di 250 m circa e una lunghezza di 13 km oltre a transitare nei centri storici dei Comuni coinvolti ha toccato anche la borgata Cresto di Sant’Antonino di Susa.
A Sant’Antonino di Susa
Piero Delvecchio, storico locale e attivo nel volontariato culturale, ha illustrato
- le ricchezze della Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonino martire, recentemente oggetto di nuovi elementi portati alla luce
- il setificio Gaudin dismesso circa un secolo fa
- il Canale Cantarana
- la fornace di calce operativa sino al terzo decennio del Novecento
Il Parco Ilse Scholze Manfrino
Poi una bellissima mulattiera ha condotti i viandanti alla borgata Cresto dove sono stati piacevolmente accolti presso il chiosco del Parco Ilse Scholze Manfrino, luogo anche di educazione ambientale per scuole; successivamente è stata menzionata l’attività di Ilse, cittadina italo tedesca, sfollata da Torino, con amicizie nella frazione, che durante l’occupazione nazifascista si distinse per la collaborazione con le forze partigiane e il soccorso alla popolazione.
Verso Vaie
Si è poi anche ammirato
- il castagno secolare
- la piccola via caratteristica al centro della borgata
- il gioiello settecentesco della Cappella di Santa Brigida d’Irlanda, oggetto di recente importante restauro conservativo
Attraverso castagneti e una distesa prativa (con una vigna residuale) si è raggiunta un’altra bella mulattiera per la discesa a Vaie (Vayes sino al 1937), un paese noto per l’ottima qualità dell’acqua (rinomate le sorgenti del Truc e del Penturetto).
Il Museo della Preistoria
Una breve sosta presso l’area palustre con uno stagno dove un tempo veniva macerata la canapa e un’altra al Santuario di San Pancrazio, in panoramica posizione sovrastante il paese, già sede della Parrocchia e Santuario da metà Ottocento, attesi dal priore Marco Cuatti, hanno preceduto la visita al Museo Laboratorio della Preistoria. Qui si sono potute scoprire le antichissime origini preistoriche locali e ammirare un’interessante collezione di oggetti di uso quotidiano nell’Età Neolitica.
A Chiusa San Michele passando dalla ciclabile della Valsusa
Quindi è stato intrapreso il percorso didattico per arrivare al “Riparo Rumiano” e alla capanna preistorica ricostruita, siti caratteristici della storia più antica. Ritornati all’area attrezzata la meritata pausa pranzo con a seguire il melodioso canto “Chiesetta alpina” intonato da Roberta Maffiodo. Percorrendo la storica ciclabile della Valsusa si è raggiunto Chiusa di San Michele, facendo tappa sul confine comunale presso il ponte sul rio Combalosa per alcuni cenni sul sistema idrografico della Valle.
Visita a due chiesette
Sergio Maritano ha guidato le visite
- alla Cappella campestre delle Grazie
- alla chiesetta di S. Croce, un tempo detta anche “del ballo”
con cenni anche
- alle esondazioni del rio Pracchio
- alla casa di Nilo (già osteria con cantine e scuderia e poi bottega di fabbro e sede di centrale elettrica)
Gli scavi medioevali vicino al Planetario
Al Planetario (ex cappella di San Giuseppe) si sono ammirati gli scavi effettuati dal 2003 che hanno portato alla luce le antiche fondazioni risalenti, secondo gli archeologi, ai secoli VI e VII, tali da far presumere la collocazione dell’edificio all’interno dello sbarramento attraverso la valle conosciuto come “muro longobardo”. Oltre alla spiegazione della signora Maria Sofia è intervenuto qui anche il sindaco Fabrizio Borgesa che ha accompagnato il gruppo sino alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo e alla sua sacrestia.
A Sant’Ambrogio
Avendo proseguito per Sant’Ambrogio di Torino con transito a fianco del Lago dei Camosci (sito naturalistico e rifugio culturale di bassa montagna ai piedi della Sacra di San Michele) e alla vicina partenza della ferrata Carlo Giorda, alcuni rovesci di pioggia hanno bagnato la comitiva.
Il Museo delle paste di meliga
Sul piazzale della Chiesa dedicata a San Giovanni Vincenzo con il suo possente campanile romanico, si è poi visitato il piccolo museo delle paste di meliga con l’appassionato intervento di Americo Rotatori e la mostra archeologica nella Torre Comunale. Roberta Crisarà ha poi accompagnato i camminatori lungo la cinta muraria, facendo loro ammirare
- la fontana settecentesca della Rustà
- una Torre Circolare
- Villa Neveux (sede municipale dal 1957)
per raggiungere infine la stazione ferroviaria.
Il coordinamento dell’escursione
L’intera escursione,
- coordinata e condotta da Arnaldo Reviglio socio CAI e componente della Delegazione FAI della Valle di Susa,
è stata seguita da Lodovico Marchisio, accompagnatore emerito CAI, con l’apporto di
- Matteo Zanfabro
Un ricordo di Aurora Adini
Si è anche voluto ricordare la figura della presidente del CAI sezione di Susa, Aurora Adini, prematuramente scomparsa la settimana precedente durante un trekking all’Isola d’Elba.
Lodovico Marchisio
Foto di
- Arnaldo Reviglio
- Roberta Maffiodo
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