5 Aprile 2024
Torre Pellice. Le istituzioni vicine alla Croce Rossa dopo le minacce

La Consigliera Regionale Monica Canalis e la vicesindaco di Torre Pellice Maurizia Allisio durante la visita ufficiale del 5 aprile 2024 hanno solidarizzato con la Croce Rossa di Torre dopo la recente aggressione.
Dopo la grave aggressione subita dagli operatori della Croce Rossa lo scorso 8 marzo, grazie all’interessamento del sindacato Nursing Up, il 5 aprile 2024 la consigliera regionale Monica Canalis ha fatto una visita ufficiale alla sede della Croce Rossa Italiana di Torre Pellice, «per manifestare la solidarietà mia e del Consiglio Regionale e per individuare nuove modalità operative, che tutelino l’incolumità e la serenità di chi presta servizio».
Una realtà con 200 volontari
Sulla Croce Rossa di Torre Pellice gravitano 20 infermieri dell’Asl Città della Salute di Torino, 6 dipendenti della Croce Rossa e circa 200 volontari, tra cui molte donne.
Nel 2023 quasi tremila servizi e 120mila km percorsi
Nel 2023 questo Comitato della Croce Rossa ha erogato ben 2.847 servizi per un totale di 119.466 km percorsi. Un patrimonio professionale e volontario straordinario, che la Pubblica Amministrazione in tutte le sue articolazioni deve tutelare al meglio, potenziando il coordinamento tra servizi sanitari regionali, contributo del Terzo Settore, competenze comunali e compiti delle forze dell’ordine.
Potenziare il Centro Salute Mentale
Sottolineano Canalis e la vicesindaco di Torre Maurizia Allisio: «Occorre potenziare il CSM Centro Salute Mentale di Torre Pellice per
- migliorare l’assistenza territoriale ai pazienti più a rischio,
- creare procedure più efficaci per avere tempestività d’intervento dalle forze dell’ordine, soprattutto nell’orario notturno,
- integrare con la parte sulla sicurezza fisica gli standard formativi regionali per gli operatori della Croce Rossa.
Certamente un piano di assunzioni di psichiatri, infermieri e operatori delle forze dell’ordine sarebbe di grande aiuto, per evitare che a farne le spese siano i volontari!»
Garantire sicurezza agli operatori del soccorso
Infatti »infermieri e soccorritori troppo spesso subiscono aggressioni e sono vittime di violenza. La Regione deve fare di più per evitare che questi operatori vivano nella paura o corrano rischi per la propria incolumità».
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