Sessanta foto del pastore “Tini” Jahier in una mostra al Centro Culturale Valdese di Torre Pellice dall’11 febbraio al 30 giugno 2023.

Sabato 11 febbraio alle 16:30 è in programma presso la Fondazione Centro culturale valdese a Torre Pellice (in via Beckwith 3), l’inaugurazione della mostra “Tini Jahier (1902-1975): un pastore fotografo”. La mostra, che proseguirà fino al 30 giugno, è nata grazie alla collaborazione della famiglia Jahier che ha messo a disposizione la copiosa collezione del loro familiare.

Il mondo contadino in sessanta scatti

Le fotografie di Roberto (Tini) Jahier – 60 quelle raccolte per la Mostra – raccontano il mondo contadino attraverso la ricerca  dell’essenzialità della vita, del lavoro e anche del silenzio delle montagne. Il lavoro delle donne  ha un posto privilegiato nella narrazione. Parallelamente sono espressione della visione del “pastore fotografo” su quel mondo, la realtà valdese, la riflessione biblica e la fede.

 

I curatori

I testi della mostra sono di

  • Tatiana Barolin
  • Federico Jahier
  • Davide Rosso

grafica e impaginazione

  • Manuela Rosso
  • Luca Peracchino

riprese video

  • Daniele Vola

LA BIOGRAFIA DI JAHIER

Roberto “Tini” Jahier nasce a Torre Pellice nel 1902. Dopo aver frequentato la facoltà di teologia a Firenze e a Roma, nel 1927 viene consacrato pastore.

 

La passione per la fotografia

Tini Jahier è un appassionato fotografo e per tutta la vita la fotografia sarà per lui una passione e un modo per comunicare, anche nell’ambito del suo ministero pastorale. Le sue saranno foto documentarie ma anche simboliche, raffigureranno persone singole o in gruppo, luoghi e paesaggi.

 

Testimone degli orrori della guerra

Il servizio pastorale porta Jahier prima all’isola d’Elba, poi a Villar Pellice dal 1930 al 1948, dove è testimone di alcuni momenti particolarmente violenti della guerra, come l’uccisione in piazza del partigiano Willy Jervis. È un periodo di grande cura della comunità e della voglia di fratellanza che sfocia nell’ideazione della Rencontre internazionale (1933) del Colle della Croce a Bobbio Pellice e del Valli Nostre (1940) ispirato a un calendario fotografico svizzero, e dove Jahier affianca le fotografie a dei versetti biblici creando un passaggio di significazione tra il registro visivo e quello verbale.

La sua attività di pastore lo porta a

  • Como
  • Luserna San Giovanni
  • Pinerolo
  • Torre Pellice
  • Zurigo

Nel 1974 termina il suo servizio e l’anno successivo muore improvvisamente mentre passeggia a Torre Pellice.