27 Agosto 2018
#sinodovaldese. Nel saluto di mons. Maurizio Malvestiti la questione dei migranti e la tragedia del ponte di Genova
“Fratelli e sorelle valdesi e metodisti, considero un autentico dono dell’Unico Signore la condivisione di questo incontro a Torre Pellice”. Così ha esordito mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, nell’intervento che questa mattina ha rivolto al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, che da ieri è riunito a Torre Pellice.
Malvestiti, accompagnato dal direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UNEDI) don Cristiano Bettega, ha portato i saluti del card. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, e del vescovo Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione della CEI per l’ecumenismo e il dialogo.
Tra i diversi temi in discussione al Sinodo, Malvestiti ha ripreso “la delicata situazione migratoria” in Italia e in Europa. “Si tratta – ha detto Malvestiti – di una preoccupazione pastorale condivisa dai vescovi italiani”, che richiede prudenza e realismo, senza “mai soffocare la fantasia e la tradizione tanto sicure della solidarietà, che animano in profondità il nostro Paese”.
“Risvegliare le responsabilità delle istanze pubbliche, ad ogni livello, è dovere anche nostro – ha proseguito il vescovo -, e ci impegna parimenti a risvegliare le coscienze dei credenti perché ad imprimere nella società odierna questi valori, e le corrispondenti buone prassi, sia l’ordinaria sensibilità di credenti, che aprono cuore e mani al prossimo, instancabilmente e indistintamente, secondo il più autentico spirito evangelico”.
Malvestiti ha inoltre ricordato e si è associato “all’abbraccio della speranza “che il Sinodo ha offerto alla città di Genova attraverso la colletta del culto inaugurale devoluta agli sfollati del ponte Morandi e alla messa a disposizione di due alloggi per chi ha perso la casa.
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