Centro Culturale Valdese organizza un incontro online – 8 febbraio 2023 alle 17:30 – sul 17 febbraio, simbolo di emancipazione civile e stimolo per garantire a tutti i diritti fondamentali.
Intorno alla festa del 17 febbraio, il Centro culturale valdese ha organizzato una serie di incontri (tra l’8 e il 23 febbraio 2023) dal titolo “La Notte dei fuochi valdesi, notte dei diritti”.

Incontro online con Stefano Tallia

Il primo incontro – online – si terrà l’8 febbraio 2023 alle ore 17:30 e si potrà seguire su pagina Facebook e canale Youtube della Fondazione Centro culturale valdese.

All’appuntamento, che si concentrerà in particolare sul ruolo dei mass media rispetto alla promozione dei diritti, interverranno:

  • Stefano Tallia Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte
  • Bruna Peyrot Presidente della Fondazione Centro culturale valdese
  • Davide Rosso Direttore della Fondazione Centro culturale valdese

Diritti per tutti

«La data del 17 febbraio – spiega Bruna Peyrot – è una scadenza importante per i valdesi e i protestanti che, ricordando quel lontano 1848, anno dell’emancipazione civile ottenuta unitamente agli ebrei, si sono interrogati, da allora, su come meglio viverla e onorarla.

Due sono state le scelte in merito:

  • l’impegno affinché chi ancora non gode dei diritti umani fondamentali possa accedervi
  • trasformare la memoria collettiva di una minoranza in Storia condivisa con una comunità civile allargata

17 febbraio una storia condivisa

In tutto questo aggiunge Peyrot «il ruolo della comunicazione e della stampa in generale ha un peso fondamentale. I diritti sono patrimonio dell’umanità e vedremo come questi siano trattati e percepiti dal giornalismo, come specchio della società. Il “17 febbraio”, la “festa dei valdesi” dovrebbe essere una celebrazione condivisa con tutti gli italiani. Intanto, in particolare, si continui ad accendere i fuochi, simbolo di gioia che ha vinto la violenza del rogo degli eretici, e che ogni anno ci raccoglie insieme nel ringraziare per la libertà di cui godiamo e che altri nel mondo sono ancora in attesa di godere».