Il Rifugio Re Carlo Alberto della Diaconia Valdese Valli ha inaugurato il 13 ottobre la nuova ala della struttura rivolta a persone con demenza e Alzheimer, un progetto (finanziato dall’8×1000) importante e innovativo, sia da un punto di vista architettonico e strutturale, sia per il coinvolgimento attivo degli ospiti. «Continuità e cambiamento – afferma Giovanni Comba, Presidente CSD, Diaconia Valdese – due termini che solo apparentemente sono antitetici, sono alla base dei servizi di sostegno al prossimo svolti dalla Diaconia Valdese: questo nuovo progetto di ampliamento del Rifugio Carlo Alberto ha questa doppia valenza. Il Rifugio è una struttura fondata nel 1898, nel 50esimo anniversario della concessione dei diritti civili a valdesi ed ebrei a firma appunto del re Carlo Alberto: 122 anni di attività che negli ultimi anni si è sempre più orientata all’accoglienza delle persone affette da demenza».
I lavori di costruzione del nuovo nucleo, che sorge su un’area di 500mq, all’interno di un lotto di 2.300mq, sono durati circa 2 anni. Come il Rifugio Re Carlo Alberto e relativo Centro Diurno, anche la nuova ala è inserita nella splendida cornice naturale della collina di Luserna San Giovanni, al cospetto delle montagne. La struttura è stata costruita nel giardino del nucleo Alzheimer, di cui la nuova ala diventa un’estensione. A regime la struttura ospita 12 persone (5 le persone con adeguata ed apposita formazione a lavorarci). La nuova ala vuole rivoluzionare il modo di intendere la cura e l’assistenza alle persone con demenza, offrendo loro la possibilità di vivere in un contesto libero e stimolante con l’assistenza e la protezione necessaria.
- Il sindaco di Luserna San Giovanni, Duilio Canale
- Giovanni Comba, presidente CSD Diaconia Valdese
- La direttrice del Distretto Pinerolese ASl to3, Paola Fasano
- Marcello Galetti – Responsabile del Rifugio Carlo Alberto
- Il progettista della nuova ala, Paolo Ferrero
- Alessandra Trotta, Moderatore della Tavola Valdese