3 dicembre 2014

Valpellice-Asiago non è una sfida per cuori deboli. Dopo l’incredibile rimonta subita dai biancorossi a novembre, questa sera è l’Asiago a vedere sfumare la vittoria, seppur all’overtime, dopo aver condotto a lungo la gara.

La Valpe si presenta senza Frazee, a riposo precauzionale dopo un guaio muscolare nella trasferta di Brunico, e al suo posto gioca Andrea Rivoira. Nel primo periodo la partita regna l’equilibrio, fino a quando Signoretti trova un gran tiro dalla blu su cui Rivoira non può nulla e porta gli ospiti in vantaggio.

In apertura della seconda frazione l’Asiago segna ancora, questa volta con Devergilio. La gara si fa in salita per la Valpe, che inizia ad attaccare a testa bassa. Il goal tuttavia non arriva perché un po’ un grande Marozzi e un po’ la sfortuna si mettono di mezzo: la porta dell’Asiago sembra stregata.

StrongvsMarozziIn chiusura del secondo periodo, l’Asiago si trova in doppia inferiorità numerica, e l’allenatore John Parco si infuria con gli arbitri, fino a farsi espellere. A fine gara, Parco spiegherà l’accaduto facendo mea culpa: «Non ho capito perché gli arbitri ci hanno dato la penalità, tra l’altro in un momento molto delicato della partita. Alla fine comunque ho perso la testa e la situazione è degenerata: la responsabilità è mia».

Il terzo periodo, da solo, vale il prezzo del biglietto: dopo un minuto la Valpe sfrutta la doppia superiorità e accorcia le distanze con Barney, dopo una serie di interventi miracolosi di Marozzi, e al 45′ trova il pareggio con un preciso tiro di Tomko. Il Cotta è in visibilio, ma la gioia dura solo 3 minuti, il tempo che serve agli ospiti per riportarsi in vantaggio grazie ad un contropiede finalizzato da Benetti.

La Valpe è scossa, e l’Asiago ne approfitta, segnando il goal del 4-2 con Borrelli. Sembra finita, ma ad un minuto dalla fine Flanagan toglie Rivoira per far entrare l’extra attacker e Maxwell beffa Marozzi con un preciso diagonale. C’è odore di impresa, Flanagan chiama il time-out e al rientro sul ghiaccio Johnson trova un gran goal dalla blu che regala la meritata gioia i 2.000 del Cotta Morandini.

Si va quindi all’Overtime, che viene deciso da un gran goal di Gary Nunn. L’ala canadese ha nella velocità la sua arma più pericolosa, e il 4 contro 4 dell’Overtime è il terreno migliore per sfruttarla: lo dimostra a 35 secondi dall’inizio dell’Overtime, quando parte dalla difesa sua difesa per arrivare nel terzo offensivo, girare dietro alla porta e beffare Marozzi per la quinta volta.