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Territorio  

Un sogno lungo da Fenestrelle a Finisterre

Un sogno lungo da Fenestrelle a Finisterre

Un pellegrinaggio, nei tempi andati, rappresentava un cambiamento radicale di vita: raggiungere Roma, Gerusalemme o Santiago richiedeva viaggi di mesi (se non anni), lasciando dietro a sé lavoro e famiglia. Qualcosa del genere sta progettando, il fenestrellese Francesco Sanneris, che nella prossima estate vorrebbe recarsi a piedi dalla “città dei Forti” a Finisterre (in Spagna), aprendo una nuova via del famoso “Camino de Santiago”.

Sanneris all’inizio del “Camino Francés” nel 2018

«Solo chi lo ha fatto – racconta Francesco – può capire il “cammino” e quello che ti dà». Nel 2018, infatti, Sanneris ha compiuto in 25 giorni il “Camino Francés”, da Saint-Jean-Pied-de-Port, nei Pirenei, a Santiago di Compostela (distanti circa 800 km) per poi andare fino a Finisterre (altri 90 km). «L’avevo progettato con Paolo Canino, prima che morisse improvvisamente in montagna alla fine del 2017: ho voluto compierlo come omaggio al mio amico, portando con me un po’ delle sue ceneri che ho disperso in mare alla fine del viaggio».

Francesco con altri pellegrini

Una motivazione, quella di Francesco, capace di fargli superare una brutta tendinite – «grazie a una crema prodigiosa e alla preghiera» -, completando un cammino faticoso per il corpo ma rigenerante per lo spirito. «Nella mia vita – spiega Sanneris – ho sperimentato la forza della preghiera: il buon Dio mi ha sempre guardato dai pericoli e sorretto anche davanti alla perdita di cari amici; perciò anche per concludere il cammino ho pregato».

Sanneris in posa con due pellegrini ungheresi davanti a una sagoma che indica la via per Santiago

Forte di questa esperienza e del suo allenamento da istruttore di nordic walking, Sanneris intende più che raddoppiare il suo “camino”, percorrendo gli oltre 2150 km che separano Fenestrelle dalla spiaggia di Finisterre nei mesi di luglio e agosto 2020, varcando il colle delle Finestre e percorrendo la val Susa sulla via Francigena, la via Domitia fino ad Arles, quella Tolosana fino a Lourdes per poi superare i Pirenei e praticare la via aragonese fino alla meta. «Questo progetto nasce sia per la “santiaghite” (ndr la nostalgia dell’atmosfera del Camino), sia per provare a inserire la val Chisone nel circuito del “Cammino di Santiago” e, perché no, gemellando Finisterre con Fenestrelle e il suo Forte (che come il cammino meriterebbe di diventare patrimonio dell’umanità) e facendo conoscere anche turisticamente il nostro territorio».

Sanneris in posa durante un’uscita sulle montagne

E magari portando in una valle «chiusa in sé stessa e incattivita», lo spirito del “Camino”, «dove si sta insieme e si parla con gli altri, e a chiunque si incontri, sorridendo si augura “Buen Camino”». Francesco non nasconde le difficoltà dell’impresa: decine di chilometri di cammino al giorno per due mesi, la lontananza dal lavoro e dalla famiglia – «la mia compagna non è che sia molto d’accordo» – e, non ultimo, il costo del viaggio. «Sul tratto spagnolo, per i pellegrini ci sono ostelli a 5 euro a notte, ma nel tratto italiano e francese spenderò circa 50 euro al giorno». Pur portandosi dietro la tenda per risparmiare, «siccome non sono ricco, sto cercando sponsor per raccogliere i 5 mila euro necessari per le spese». In cambio Francesco si impegna a pubblicizzare i suoi sostenitori – «per ora alcune attività commerciali e i comuni di Fenestrelle e Usseaux» – nei video quotidiani che trasmetterà sui social network.

Francesco insieme a Serena Cavallero, farmacista e sponsor del pellegrinaggio 2020

Per sostenere Francesco o informarsi sul progetto basta consultare il suo profilo Facebook, dove ha già annunciato che il 13 giugno 2020 alle 15:30 presenterà ufficialmente il progetto alla Porta Reale del Forte di Fenestrelle.

Sempre sui social, Francesco promuoverà anche la raccolta di fondi per l’associazione “Africa Domani” di Rovereto dedita ad azioni di cooperazione internazionale. D’altronde il cammino «insegna ad aprirsi agli altri, pronti ad aiutare a chi ha bisogno».

GUIDO ROSTAGNO

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