9 Novembre 2011
UN GUADO AL POSTO DEL PONTE DELL’ALBERTENGA CROLLATO A TORRE PELLICE
La Provincia interviene in aiuto del Comune Entro due settimane, un guado collegherà i 94 cittadini rimasti isolati in una frazione a Torre Pellice dopo il crollo per l’alluvione del ponte dell’Albertenga. La notizia è stata ufficializzata nella mattinata di mercoledi 9 novembre dal presidente della Provincia Antonio Saitta che insieme ai tecnici ha effettuato un sopralluogo nella zona interessata per supportare il Comune che non è nelle condizioni di ripristinare il collegamento e far tornare la normalità.
“Abbiamo incontrato il sindaco di Torre Pellice Claudio Bertalot e i cittadini della frazione isolata – ha spiegato Saitta – ai quali abbiamo garantito che la Provincia posizionerà sul fiume un guado, intervenendo a nostre spese. Il ponte dell’Albertenga non era su una strada provinciale, tuttavia anche se la competenza non appartiene alla Provincia di Torino, ritengo necessario intervenire per diminuire il disagio degli abitanti”.
Il guado sarà composto da scatolari di 4 metri per 2 e 50 che i tecnici della Provincia di Torino negli ultimi anni hanno già utilizzato ogni volta che sono intervenuti per la realizzazione di nuovi ponti: da quello sul Po a San Mauro, a quello sul Chisone a Pinerolo, fino al nuovo ponte di Pavone, da poco aperto al traffico.
“Gli scatolari – ha concluso il presidente – ora sono a Pavone e oggi stesso i nostri tecnici inizieranno a smontarli per posizionarli a Torre Pellice: in due settimane, con l’intervento di una ditta locale, gli abitanti della frazione potranno riattraversare il Pellice”.
Al momento, la frazione è collegata al resto del paese con una strada sterrata che sale fino a quota 1.200 metri.
“Il ponte crollato dovrà poi essere ricostruito e volentieri supporteremo il Comune di Torre Pellice nella progettazione, se la Regione Piemonte individuerà le risorse necessarie per i lavori”.
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