10 Gennaio 2022
Twitter e Instagram per cercare donatori per Admo e… superare un esame!
Un esame universitario del Politecnico di Torino ha fatto nascere una campagna di promozione su Twitter e Instagram per l’Admo (associazione donatori midollo osseo) grazie a Edoardo Maglio e altri tre studenti.
Nel periodo natalizio un gruppo di studenti del Politecnico di Torino ha messo in piedi una campagna social, propedeutica a un esame universitario, per far conoscere Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo).
Quattro studenti per un progetto
A raccontare il progetto Edoardo Maglio, sangermanese iscritto al corso di Ingegneria del Cinema e dei mezzi di comunicazione e non nuovo a iniziative simili: «Per il corso “Future Storytelling”, con i miei compagni Roberto Piccolo, Stefano Tagliante e Eugenio Nicolosi abbiamo dovuto pensare e realizzare una campagna social. Siccome nella mia famiglia è forte il legame con l’Admo mi è venuto spontaneo proporre una campagna per farla conoscere al meglio».
Instagram per raggiungere la fascia 18-35 anni
E così grazie alla collaborazione dell’Admo Piemonte ODV, i quattro si sono messi all’opera. «Prima della campagna vera e propria – spiega Edoardo -, abbiamo fatto una lunga analisi dei dati Twitter con un programma specifico (TCAT) per cercare di capire con l’uso di parole chiave (ad esempio: sangue, midollo osseo, leucemia) quanto fosse conosciuta l’Admo e la pratica della donazione di midollo su questo social. In seguito abbiamo elaborato la campagna pensata per Twitter e – in modo da raggiungere i ragazzi nella fascia di età idonea (18-35 anni) per iscriversi al Registro dei donatori di midollo osseo – per Instagram».
Videointerviste a donatori e trapiantati
I paletti fissati dall’esame prevedevano la produzione di video lunghi almeno un minuto, “même” (immagini o video brevi capaci di catturare l’attenzione degli utenti dei social), di infografiche da pubblicare sui social secondo una programmazione studiata a tavolino tra il 22 dicembre e il 10 gennaio. Nella suddivisione dei lavori, Edoardo si è occupato di realizzare alcune videointerviste con persone che hanno donato o ricevuto il midollo osseo.
Persone normali diventate speciali
«Per ragioni di Covid, ma anche di praticità di montaggio, le interviste si sono svolte sulla piattaforma Zoom. L’obiettivo era far emergere non solo le esperienze sanitarie degli intervistati, ma anche gli hobby e le passioni. Non un qualcosa solo bello da vedere, ma da cui saltasse fuori come queste sono persone “normali” diventate “speciali” per aver dato e ricevuto la “vita” grazie a una donazione di midollo osseo».
Un donatore per ogni bisognoso
Il progetto è stato chiamato “CentomilaxCentomila” ispirandosi alla campagna stampa Admo 1 su 100mila (il numero di persone compatibili a donare il midollo): «Il messaggio che vogliamo far passare è che se tutti fossimo iscritti al Registro dei donatori, da uno su centomila, i donatori compatibili diventerebbero così tanti da poter garantire un trapianto a tutti quelli che ne hanno bisogno».
Un progetto da continuare
«E se alla fine di questa campagna – conclude Edoardo – anche solo tre persone si iscrivessero all’Admo, il nostro obiettivo (esame a parte) potremo dire di averlo raggiunto. E in futuro con più tempo a disposizione, mi piacerebbe riprendere e perfezionare questa esperienza!»
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