La BOTTERO S.p.A., azienda leader nella progettazione e realizzazione di macchinari per la lavorazione del vetro piano e cavo, ha comunicato alle organizzazioni sindacali la decisione di chiudere lo stabilimento di Trana e di trasferire dal 1° marzo i 59 lavoratori attualmente occupati presso lo stabilimento di Cuneo.
La FIM CISL ha indetto per domani, martedì 2 febbraio, due ore di assemblea sindacale per informare i lavoratori e decidere insieme le azioni da mettere in campo: «una doccia freddissima per tutti – dichiara Nicolò Infantino operatore Fim responsabile di zona – che giunge a distanza di un solo mese dal break informativo aziendale durante il quale il CEO del Gruppo Bottero rassicurava dipendenti e sindacato sulla continuità del sito produttivo di Trana. Lo Stabilimento di Trana è di proprietà della Bottero; attualmente l’Azienda sta utilizzando la cassa integrazione per Covid, effettuando un minimo di rotazione tra i dipendenti, in attesa che il mercato dia segni di ripresa».
«Una decisione incomprensibile quella di trasferire presso lo stabilimento di Cuneo il complesso delle attività attualmente svolte – aggiunge Infantino – poiché stride con la riduzione dei costi non necessari e la gestione più efficiente dichiarata dall’Azienda; non sussistono comprovate ragioni tecniche, organizzative o produttive. Un tentativo di “aggirare le norme e il blocco dei licenziamenti”, secondo la Fim-Cisl che sta portando avanti la vertenza.
L’esame congiunto tra l’Azienda e le O.O.S.S. è fissato per mercoledì 3 febbraio alle ore 9:30 presso l’Amma di Torino.