Skip to Main Content

Attualità  

Torino-Pinerolo: una tratta da rilanciare

Torino-Pinerolo: una tratta da rilanciare

La Torino-Pinerolo, tra disservizi e criticità infrastrutturali, è un esempio delle difficoltà e delle nuove prospettive del sistema ferroviario piemontese.

L’audizione dell’11 giugno in II Commissione del Consiglio Regionale del Piemonte con i vertici di Trenitalia e RFI ha riportato al centro dell’agenda politica la situazione del trasporto ferroviario locale. Il confronto serrato ha evidenziato numerose sollecitazioni da parte del territorio e l’esigenza di risposte concrete. Tra le tratte discusse, la Torino-Pinerolo è emersa come esempio delle difficoltà e delle nuove prospettive del sistema ferroviario piemontese.

La tratta SFM2 Pinerolo-Torino-Chivasso è una linea storica, ad alta vocazione pendolare, che collega il capoluogo piemontese a uno dei principali poli della cintura sud-occidentale. Da mesi fa i conti con numerosi disservizi, interruzioni e criticità infrastrutturali; i pendolari, soprattutto coloro che ogni giorno si muovono da Pinerolo e dalla Val Pellice verso Torino, hanno affrontato problemi legati alle coincidenze saltate, all’offerta di trasporto ridotta e a i tempi allungati, sollevando forti proteste sul territorio.

A rendere ancora più complesso il quadro dei disagi, si è aggiunta la questione nodale delle navette sostitutive, introdotte per tamponare la soppressione dei treni, che hanno prodotto ulteriori disagi per i viaggiatori: segnalata l’assenza di sincronizzazione delle navette con gli orari ferroviari e la capienza delle stesse spesso insufficiente.

Da lunedì 15 giugno a domenica 14 settembre è prevista l’interruzione del servizio su rotaia con l’annuncio di un’estate su gomma. La sospensione del servizio ferroviario sulla Torino-Pinerolo è la diretta conseguenza di lavori infrastrutturali avviati da RFI, ha spiegato Michele Rabino, responsabile del settore sviluppo strategia dell’area Nord Ovest di RFI. Nonostante i problemi attuali, il futuro della linea Torino-Pinerolo si incammina dunque verso l’innovazione tecnologica. Rabino ha riferito che a partire da questa estate inizieranno i lavori di posa della fibra ottica, primo passo verso l’attivazione del sistema europeo di controllo dei treni (ETCS), previsto per Pinerolo nel 2028. Il progetto colloca la tratta tra le prime della regione Piemonte ad adottare alti standard di qualità tecnologica, con vantaggi in termini di sicurezza, di capacità e regolarità del servizio.  

È emerso però il caso emblematico della fermata delle navette nel Comune di None, collocata lontano dalla stazione e dal centro abitato. Luca Zuccalà, direttore del trasporto regionale di Trenitalia, ha rassicurato circa l’impegno dell’Agenzia della Mobilità Piemontese per una revisione degli orari e ha riferito che l’amministrazione comunale si è resa disponibile a individuare una fermata alternativa più funzionale.

Zuccalà ha riferito inoltre che entro fine anno è attesa l’implementazione di un nuovo sistema di informazione al pubblico, in grado di offrire aggiornamenti in tempo reale sia in stazione che a bordo. È noto alle cronache il caso del treno fermo 20 minuti il 24 maggio tra Airasca e Piscina, causato dall’abbassamento di tensione, che ha sollevato interrogativi sulla rapidità della comunicazione in caso di guasto. Zuccalà ha spiegato che nei casi di interruzione del servizio, l’informazione è a cura del capotreno e spesso non è possibile prevedere i tempi di risoluzione dei guasti ma resta prioritaria l’attivazione immediata del piano di evacuazione e alla ripresa del movimento, il treno coinvolto gode di priorità assoluta nella circolazione.

La tratta Torino-Pinerolo resta una delle arterie fondamentali del trasporto regionale, per numero di passeggeri e per la sua funzione sociale. Se la programmazione guarda avanti, il presente richiede però risposte immediate. È forte l’attesa da parte dei territori per una maggiore affidabilità del servizio, una gestione più attenta delle coincidenze e una comunicazione più chiara verso gli utenti. Il nodo sud di Torino non può permettersi di rimanere ai margini della rete regionale, né di subire disagi per i prossimi anni senza un supporto adeguato. La modernizzazione della tratta è un’occasione importante, ma il servizio quotidiano deve essere all’altezza da subito.

Cristina Castagnola

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *