22 Settembre 2021
Torino. Inaugurata la nuova sede della Stazione del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese
La settimana scorsa, in occasione di un intervento di soccorso sulla collina torinese, la nuova sede della Stazione di Torino del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese è diventata operativa a tutti gli effetti dopo i lavori di allestimento effettuati nel corso dell’estate. Si tratta di un magazzino per l’attrezzatura che il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” ha gentilmente concesso al SASP presso la propria sede al Monte dei Cappuccini. Nel corso del 2021, anche a causa le restrizioni per il contenimento del Coronavirus, il territorio della Collina di Torino è diventato un frequentato terreno di svago per gli appassionati di attività all’aria aperta ed è stato teatro di incidenti che hanno richiesto l’intervento del Soccorso Alpino. Da gennaio a oggi, i tecnici SASP sono stati impegnati in 10 operazioni su altrettanti mtbiker caduti lungo i versanti collinari tra il Colle della Maddalena e Superga. Tutti gli incidenti si sono verificati lungo sentieri impervi dove la collaborazione del Soccorso Alpino è stata fondamentale per la localizzazione, la stabilizzazione sanitaria, il recupero e il trasporto fino all’autoambulanza dei pazienti. In due casi particolarmente gravi, è stata inviata l’eliambulanza dell’Emergenza Sanitaria Piemontese.
«L’incremento di operatività – ha dichiarato Saverio Isola, capo del SASP torinese – ha richiesto alla nostra squadra uno sforzo di adattamento alla nuova realtà che ci siamo trovati ad affrontare. Abbiamo aumentato il numero di volontari a disposizione con un gruppo di Soccorritori Speleologici che abitano in zona e abbiamo ottenuto, grazie alla disponibilità di Daniela Berta e Marco Ribetti del Museo Nazionale della Montagna, un magazzino dove custodire i materiali necessari per le operazioni. La nuova sede, situata al Monte dei Cappuccini in una posizione strategica ai piedi della collina, ci consente di rispondere in maniera più rapida ed efficace alle chiamate di soccorso. Curiosamente, durante i lavori riallestimento del locale, abbiamo trovato vecchie attrezzature e capi di abbigliamento del soccorso alpino: evidentemente era già stato utilizzato in passato per la stessa funzione».
«Un anno fa – ha dichiarato Daniela Berta, direttore del Museo Nazionale della Montagna – è iniziata la bella sinergia con il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, che ci ha dato un aiuto fondamentale per la realizzazione della spettacolare installazione video del Grand Capucin, allestita nella mostra in corso dedicata a Walter Bonatti. Oggi siamo molto felici di poter rinnovare la collaborazione mettendo a disposizione del Soccorso Alpino torinese uno spazio non destinato a funzioni museali. E siamo convinti della possibilità di future occasioni di cooperazione con questa realtà, il cui lavoro tanto stimiamo, della grande famiglia del Club Alpino Italiano».
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