26 Novembre 2020
Torino Film Festival 38 - Diario di bordo Ep.2
EYIMOFE THIS IS MY DESIRE dei Fratelli Esiri
Siamo abituati al cinema americano, al cinema europeo e in maniera minore ma sempre con più casi al cinema asiatico. Raramente però abbiamo l’occasione di vedere film africani e le poche volte che capita arrivano da paesi del Nord o in alcuni casi (come Toorbos, presentato l’articolo scorso) dal Sudafrica. I fratelli Esiri ed il loro cinema invece arrivano dalla Nigeria, dall’industria cinematografica conosciuta come Nollywood.
Eyimofe racconta due storie, quelle di Mofe e Rosa e del loro desiderio di andarsene in Europa. Mofe fa più lavori per poter mantenere la famiglia, ma i soldi non bastano mai. Rosa fa la parrucchiera e vive con la sorella più piccola. Purtroppo una serie di sfortunati eventi rovinerà i piani dei due, che si troveranno a dover costruire un futuro nella loro stessa terra, nonostante le poche possibilità.
Film d’esordio dei due registi, l’opera colpisce anche per l’utilizzo, sempre più raro, del 16mm per girarla. Chuko Esiri ha commentato “Volevo solo che il pubblico avesse un’idea di questa parte di mondo che probabilmente non conosce o non ha mai visto. Che si riconoscesse nei personaggi, che empatizzasse con il loro viaggio emotivo. E anche che ricontestualizzasse ciò che ha sentito o meno sulle ragioni che spingono le persone a lasciare il loro paese”.
CASA DE ANTIGUIDADES di Joao Paulo Miranda Maria
Il film più particolare visto in questa rassegna “Casa de antiguidades”, un racconto tra il reale e l’onirico ambientato in una ricca colonia austriaca nel Brasile del sud. L’opera è anche il primo ambizioso film del regista, che affonda la propria narrazione nel folklore brasiliano.
Cristovam è un uomo anziano obbligato a trasferirsi al sud per lavorare nella fabbrica di latte per cui lavora da una vita. Vive in una casa abbandonata, piena di oggetti che richiamano la sua cultura, ma soggetta a costanti intrusioni da parte di vandali. Si sente completamente estraneo da una comunità razzista e xenofoba che non lo accetta ma anzi lo deride, trovando solo nelle sue origini una via di fuga da tutto ciò che gli è estraneo e ostile.
La globalizzazione ed il colonialismo sono le prime tematiche che saltano all’occhio e a cui l’opera vuole riportare, Cristovam come simulacro della tradizione è vecchio e decadente e non c’è più spazio per lui nel mondo. L’opera richiama i film di David Lynch, di Refn e di Jodorowsky senza però risultare una macchietta o una copia, ma prendendo una sua strada personale. Difficile consigliare un pubblico di riferimento, l’opera rifugge da ogni definizione, rendendola un film che o si ama o si odia.
RIONE SANITÀ, LA CERTEZZA DEI SOGNI di Massimo Ferrara
Documentario di 50 minuti su uno dei quartieri più famosi e spesso soggetti a maggiori pregiudizi di Napoli. Il mediometraggio di Massimo Ferrara ci porta a conoscere padre Antonio Loffredo, sacerdote che ha dedicato la propria vita alla riqualificazione del quartiere, togliendo dalla strada diversi giovani.
L’opera ci porta ad esplorare tutte le possibilità che il quartiere, bellissimo ma allo stesso tempo spesso trascurato, può proporre. La rinascita economica e culturale del quartiere però non si deve solo al sacerdote, ma a tutte le persone che hanno deciso di dire basta alla mafia, al degrado, al “non cambierà mai niente” e che hanno dedicato e stanno dedicando la propria vita alla riqualificazione di Sanità, ormai diventato uno dei centri di cultura e di arte di Napoli.
Federico Depetris
LINK MYMOVIES AL TFF38: https://bit.ly/336Ixxm
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