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Territorio  

Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa

Luserna. L’oratorio parrocchiale si apre a ragazzi e giovani con disagio psichico La disponibilità di un parroco spesso non fa notizia. Eppure l’oratorio di Luserna San Giovanni è degno di nota fin dal momento in cui don Aldo Rolfo, tra il 2003 e il 2005, ha rimodernato la vecchia struttura anche con il contributo dell’otto per mille. Oggi, nei nuovi locali, trovano spazio diverse realtà. Accanto alle attività per i bambini e i ragazzi, a quelle della dinamica Caritas parrocchiale e dei gruppi che regolarmente frequentano gli spazi dell’oratorio, vi è la presenza discreta, quasi silenziosa dell’Associazione “Diapsi”. (DIfesa Ammalati PSIchici) sezione Val Pellice. L’associazione si occupa di ragazzi con disagio mentale. Li fa incontrare per trascorrere alcune ore del pomeriggio in attività diversificate secondo la disponibilità dei volontari (circa quindici): il canto, la pittura, la scrittura, stencyl, bricolage e il mercoledì perfino “la prova del cuoco” nella cucina dell’oratorio. Sembra con ottimi risultati.
«Alcuni anni fa abbiamo dovuto trovare una nuova sede e tramite il signor Antonio Princivalle di Luserna, abbiamo trovato ospitalità presso l’Oratorio che don Aldo che ci mette a disposizione», spiega Bianca Genre, una delle volontarie responsabili e storica colonna della Sezione Val Pellice. «La disponibilità di don Aldo è fuori dal comune – puntualizza Princivalle che tiene il bilancio della Sezione – perché non chiede nulla in termini di affitto dei locali. Noi diamo una offerta annuale secondo le disponibilità della Associazione».
L’utenza dell’Associazione è composta da una decina di ragazzi con disagio mentale che provengono da tutta la valle e spesso i volontari che si mettono in gioco sono gli stessi famigliari degli utenti. Da notare la dimensione “ecumenica” di questa realtà che vede cattolici e valdesi impegnati sullo stesso fronte di servizio e attenzione a chi ha bisogno. «A novembre facciamo anche un banchetto con le opere dei nostri ragazzi per autofinanziarci e in autunno speriamo di organizzare una mostra di pittura con le opere degli ragazzi» ci tengono a sottolineare le volontarie Clara Cavallero e Liliana Princivalle, che incontriamo in una stanza gremita di oggetti di cartone, disegni, oggetti in costruzione, fiori di carta, materiale da costruzione che dà la sensazione di un luogo caldo e vivo.
La formazione dei volontari è curata dalla dall’Associazione che ha sede a Torino ed è ramificata in varie zone del Piemonte. «Occorre voler bene a queste persone per impegnarsi in simile servizio – spiegano ancora le mamme-volontarie – nonché una buona dose di calma, pazienza e un pizzico di competenza. Nonostante sia una attività impegnativa, che spesso si aggiunge al menage famigliare, per noi stesse è un’oasi dove incontrarci, scambiarci opinioni, e trascorrere in serenità un momento della giornata».
«È un ambiente dove stiamo bene e constatiamo che restando con i nostri ragazzi spesso riceviamo molto più di quello che possiamo offrire, in termini di affetto e attenzione» conclude Bianca, proprio nell’istante in cui irrompe nella piccola saletta uno dei ragazzi con una rosa in mano. L’ha acquistata dal vicino fioraio per fare pace con la “sua” volontaria con la quale poco prima si era arrabbiato. E d’un tratto capiamo precisamene cosa volevano dire le volontarie.

Per contatti e informazioni: Diapsi sez. Val Pellice: 338.2855147 opp 335.6097193. Diapsi sez Pinerolo: 339.5004510.

Ives Coassolo Un momento delle attività del gruppo nella saletta messa a disposizione dal parroco Aldo Rolfo

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