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Pianura  

Tante voci contro il progetto Kastamonu. Il sindaco Costelli: stiamo lavorando per Cumiana e per i cittadini dei comuni vicini. E Carlo Petrini su Repubblica si rivolge agli amministratori locali

Tante voci contro il progetto Kastamonu. Il sindaco Costelli: stiamo lavorando per Cumiana e per i cittadini dei comuni vicini. E Carlo Petrini su Repubblica si rivolge agli amministratori locali
Sul progetto Kastamonu, che vorrebbe riavviare e ampliare lo stabilimento ex Annovati Trombini al bivio di Frossasco, si moltiplicano gli appelli per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente.

Il sindaco di Cumiana punta il dito contro l’amministrazione di Frossasco

Roberto Costelli, sindaco di Cumiana
Ieri il sindaco di Cumiana, Roberto Costelli, sulla sua pagina facebook ha lamentato: «non si ha notizia di attività svolte dal comune di Frossasco in ordine alle richieste ed alle raccomandazioni della CMTO relative alla conformità urbanistica ed alla necessaria comunicazione di eventuali norme ostative presenti nelle nota del piano regolatore di Frossasco relativamente alla realizzazione di inceneritori, termovalorizzatori et similia». Ha quindi reso noto che «la giunta comunale di Cumiana ha affidato al legale di fiducia del comune un incarico per prospettare fin da ora alla Cmto alcune richieste e valutazioni in merito al progetto Kastamonu ed ai ritardi del comune di Frossasco nell’ottemperare agli adempimenti richiesti», assicurando di lavorare «per la comunità cumianese e per i cittadini dei comuni vicini».
«Non siamo disponibili – ha concluso Costelli – a mediazioni politiche o a giocare su due tavoli, uno ufficiale e l’ altro, meno appariscente , di mediazioni ed accordi a livello amministrativo fra sindaci».

Petrini: gli amministratori ascoltino la voce di chi ha a cuore il benessere della comunità

Carlo Petrini
Sulla questione è uscito oggi sulle pagine di Repubblica un articolo a firma di Carlo Petrini. Il fondatore di Slow Food, citando la lettera aperta della Comunità Laudato si’ del pinerolese invita gli amministratori locali ad ascoltare le loro istanze: «non pensino che esigere limiti rigorosi dalla Kastamonu (o chiunque eserciti un’attività) significhi precludere al territorio un’importante possibilità di sviluppo. Probabilmente infatti lascerebbe maggior spazio d’azione alle attività produttive di piccola scala che hanno a cuore il benessere della comunità».

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