Skip to Main Content

Chiesa  

Suore, un segno di speranza nel cuore della città

Suore, un segno di speranza nel cuore della città

Domenica 8 settembre 2013

L’inizio di un nuovo anno pastorale non vede coinvolti solo la Diocesi e le varie parrocchie, ma anche le congregazioni religiose. Come le Suore di San Giuseppe di Pinerolo. Ne abbiamo parlato con la madre generale, Gabriella Canavesio, la quale afferma che «l’inizio dell’anno pastorale, per noi, è una bella opportunità per rivedere e correggere il cammino, oltre che per approfondire gli impegni e gli obiettivi che ci siamo assunte, come congregazione, nel Capitolo Generale dell’estate 2011». Per il 2013/2014, le Suore di San Giuseppe di Pinerolo puntano su alcune priorità, «che anche lo stesso papa Francesco continua ad indicare». In particolare saranno quattro. La prima «è l’evangelizzazione, ossia l’annuncio e la testimonianza della centralità della figura di Gesù, che vogliamo condividere con tutte le persone». Proprio in questo solco si colloca il secondo ambito di impegno, ossia i giovani, «ai quali porremo particolare attenzione, in quanto rappresentano una ricchezza. Non sono affatto, come spesso si sente dire, peggiori dei loro predecessori. Cercheremo di andare loro incontro con l’ascolto benevolente, la vicinanza e la comunicazione di proposte ed esperienze forti». Tra queste: «settimane comunitarie alla Casetta, incontri di formazione, senza dimenticare la catechesi nelle parrocchie». «I giovani – prosegue suor Canavesio – sono assetati di verità, di un senso vero per la loro vita; sono sinceri nella ricerca, ma non sempre trovano le strade che li conducono ad una risposta giusta. Le loro difficoltà sono specchio di quelle degli adulti (fragili, inconsistenti). Proprio per questo, come congregazione, vogliamo proporre a noi adulti dei momenti di riflessione». Si situa in questa prospettiva una novità significativa, anche per il territorio: «Il Master per Educatori Cristiani, a cui parteciperanno tutti i docenti dell’Istituto Maria Immacolata di Pinerolo. Si tratta di una serie di incontri con professionisti qualificati (teologia, pedagogia, psicologia, storia della Chiesa…) che hanno come obiettivo quello di irrobustire l’identità di chi insegna nella scuola cattolica, mediante la costruzione di un quadro condiviso di valori che i docenti devono vivere, in maniera da poterli trasmetterli ai ragazzi. Non si tratta tanto di aumentare le proprie conoscenze, ma di sperimentare un’esperienza di fede più robusta, come gruppo di colleghi. Si svolgerà nell’arco di tre anni, con tematiche differenziate per odine e grado di scuola, non solo attraverso lezioni frontali, ma ci saranno momenti di confronto e lavori collettivi». Il terzo settore di impegno, per questo nuovo anno pastorale, è la missione, intesa come «l’andare alle “periferie esistenziali”. Qui nel pinerolese c’è già chi si occupa di persone che vivono condizioni di abbandono, povertà, fame: casa Betania, Casa Famiglia… Come congregazione diamo anche una mano per l’accoglienza notturna (gestita dalla Caritas diocesana) e per l’approvvigionamento di cibo e medicinali: è una risposta quotidiana minuscola, ma importante per costruire legami di fraternità». A questo proposito, madre Gabriella ci offre un’importante anticipazione: «Quest’anno le varie comunità si impegneranno ad approfondire un documento che come congregazione delle Suore di San Giuseppe (commissione internazionale Giustizia e Pace) porteremo a fine aprile – inizio maggio 2014 all’ONU, per esprimere le nostre considerazioni su un’idea si società giusta e su un modello di sviluppo solidale e sostenibile. Ma non serve portare un documento all’ONU se non facciamo un lavoro di coscientizzazione! In questo senso, dobbiamo fare nostro un modello di vita solidale: risparmiare e ridurre, ma per condividere, come scelta della congregazione e di ogni suora! La commissione Giustizia e Pace di Pinerolo è composta da suore e da laici molto decisi, che ci aiutano ad avere il polso della situazione (anche di quella globale) e a riflettere e a camminare.». Il quarto ambito è il mondo della comunicazione digitale. Suor Canavesio afferma che «oltre alla presenza di alcune consorelle già “digitali”, abbiamo ottimi collaboratori, molto preparati in questo settore. Internet è fondamentale come spazio di evangelizzazione, specialmente dei giovani. È uno strumento simpatico ed economico per relazionarsi con tante persone che sfuggirebbero ai canali tradizionali (pensiamo agli ex-allievi delle nostre scuole…), per far giungere anche solo una goccia della Parola (da parte dei loro insegnanti, non in maniera impersonale)». Ultimo punto, l’attenzione particolare ai vari gruppi laicali del Piccolo Disegno: «Sono persone che condividono il nostro carisma, ma nel mondo. Con loro abbiamo in programma, oltre ad incontri periodici, un lavoro sulla “custodia-consegna”. In sintesi: data la missionarietà che emana dalla vocazione battesimale, ci sono alcune opere concrete di cui noi suore vogliamo condividere la gestione con i laici: consegniamo l’opera a loro ma ne custodiamo l’anima spirituale. I laici a volte ci mettono in crisi (novità, cambiamenti…), ma è solo così che si costruisce la Chiesa oggi». E qui madre Gabriella si collega con la situazione del nostro clero diocesano: «Molti preti non sono nati nel pinerolese. Io sono stata vari anni in Brasile e sono particolarmente felice che vengano in Italia e camminino con noi, portando il loro stile proprio. La differenza ci arricchisce, ma dobbiamo esserne convinti in concreto, non solo a parole. Questi preti “stranieri” si sentono davvero accolti? Ho l’impressione che a volte trovino muri, difficoltà. Mi auguro che la collaborazione possa crescere, per il bene di tutti». A proposito di Brasile: com’è la situazione delle suore impegnate in missione? «Quest’anno riceveremo la visita di molte di loro, da Argentina (Eurosia Polliotto, Rosetta Ciaghi, Savina Manassero) e Brasile (Gemma Valero, Maria Teresa Dal Lago, Angelina Giugliano). Nello scorso mese di agosto, suor Patrizia La Manna e suor Fernanda Simeoni hanno accompagnato un gruppo di giovani a vivere un’esperienza di aiuto missionario per un mese a Belgrano, nel nord dell’Argentina».

Vincenzo Parisi

Suor Gabriella Canavesio
Suor Gabriella Canavesio

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *