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Sulle orme di Don Camillo e Peppone

Sulle orme di Don Camillo e Peppone

Istituto Maria Immacolata. Alcuni studenti hanno incontrato il figlio di Guareschi Roncole Verdi (frazione di Busseto, in Provincia di Parma). Qui è sepolto Giovannino Guareschi, giornalista e scrittore, autore della celeberrima saga di Don Camillo e Peppone. Domenica 11 marzo scorso, i ragazzi del “Club Letterario” dell’Istituto Maria Immacolata di Pinerolo si sono recati a Roncole per incontrare e intervistare Alberto Guareschi, figlio di Giovannino (e fratello di Carlotta). Ma che cosa è il Club Letterario? Costituitosi due anni orsono grazie ad un’idea di suor Claudia Frencia (attuale vicepreside della scuola media e docente di Lettere), il gruppo è composto quasi interamente di allievi dell’Istituto (medie e superiori), con l’aggiunta di alcuni ex-allievi e studenti di altre scuole pinerolesi. È la stessa suor Claudia a illustrare le finalità del Club: «nel mondo letterario, sui manuali di scuola come sui giornali o sulle riviste, emergono alcuni tra gli autori che l’indirizzo critico del momento o il vento della moda hanno ritenuto degni di nota. Spesso sono stati volutamente tralasciati autori cristiani e/o autori decisamente a favore della vita, della bellezza, dell’amore vero». L’obiettivo prioritario del Club Letterario è quindi quello di «far uscire dall’anonimato autori senza fama e far riemergere autori dimenticati». Alberto Guareschi, dopo aver fatto visitare ai ragazzi la biblioteca paterna e aver ricordato, attraverso un originale filmato autobiografico, le vicende esistenziali di Giovanni, si è reso disponibile a rispondere alle numerose domande su alcuni aspetti della vita del padre e sulla sua produzione culturale. La giornata ha previsto anche una visita al cimitero locale, dove è presente la tomba dell’autore. Spiega suor Claudia «come Club Letterario, stiamo portando avanti un lavoro di approfondimento e riflessione sui testi di Guareschi. Per questo ci pareva importante il contatto diretto con una testimonianza viva, come quella rappresentata dai suoi figli. Inoltre, abbiamo in programma due iniziative: la prima (verso aprile), sarà una serata/spettacolo sulla figura e sull’opera di Guareschi; la seconda, prevista a più lungo termine, riguarderà un’appendice che, come gruppo del Club Letterario, stiamo scrivendo sull’opera guareschiana “Il senso nei lager”, e che costituirà la seconda parte di un volume dedicato alla psicologia di Victor Frankl». Abbiamo raccolto, al termine della giornata, alcune considerazioni da parte dei ragazzi: «mi ha colpito la grande somiglianza del figlio di Guareschi con il padre Giovannino (fisicamente e nel modo di fare); è stata un’esperienza che ci ha permesso di arricchire di notizie e informazioni il nostro lavoro: su Internet si trovano molti dati ma non c’è nessun punto fermo, bisognava andare dove tutto è iniziato» (Angela R.); «ho apprezzato molto il video e anche l’idea che Alberto ha di suo padre e la maniera in cui l’ha descritto» (Francesca B.); «mi è piaciuto intervistare il figlio di Giovannino Guareschi: è stato importante vedere le cose dal punto di vista di chi lo ha conosciuto; interessante anche la visita alla biblioteca dello scrittore perché è bello vedere su cosa si basavano i suoi libri» (Andrea B.); «Alberto ha risposto molto bene alle nostre domande; mi hanno colpito molto la visita alla biblioteca (io sono un’accanita lettrice) e l’autoironia che caratterizzava Giovannino Guareschi» (Linda M.); «questa giornata mi ha chiarito molto le idee su Guareschi (sia come uomo, sia come scrittore» (Daniel C.).

Vincenzo Parisi I ragazzi del club Letterario; ultimi a destra, Alberto Guareschi e suor Claudia Frencia

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