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Attualità  

Ecco come ho fermato il gioco alcolico su Facebook

Ecco come ho fermato il gioco alcolico su Facebook

Parla Carlo Alberto Spilotri, animatore dell’Oratorio di Pragelato 

al centro Federica Panicucci e Federico Novella con a fianco Greta Grecu a sx e Carlo Alberto Spilotri a dx, autore del video.
al centro Federica Panicucci e Federico Novella con a fianco Greta Grecu a sx e Carlo Alberto Spilotri a dx, autore del video su Fb che canzona la Neknominatio

Si tratta di una sorta di una catena video in cui il “bevitore” di turno si filma mentre assume super-alcolici fino allo sfinimento e nomina poi uno o più amici, sfidandoli a fare di più. Il video, nel quale il giovane Spilotri (“Spillo” per gli amici)  beve provocatoriamente un bicchiere di aranciata,  è rimbalzato veloce sulla rete.  Abbiamo incontrato Spillo per farci raccontare i retroscena.

Come e dove è nata l’idea?

Sono stato nominato da alcuni amici. Ho ricevuto la notifica mentre ero fuori casa a un week end di settimana comunitaria ad Alpignano organizzato dal gruppo che frequento “AnimaSaFa”.

Che cosa è AnimSaFa?

È un gruppo di giovani legato alla scuola paritaria Sacra Famiglia di Torino gestita dai fratelli della Sacra Famiglia fondati da Fratel Gabriele Taborin. Noi ex-allievi abbiamo costituito una Onlus dedita al volontariato.

Torniamo al video…

Quando Carlo Succo, il nostro educatore Diego Cravero ed io abbiamo ricevuto la nomination su fb abbiamo avuto tutti la stessa idea: interrompere la catena. E non siamo stati gli unici. Uno ha usato l’acqua, un altro i biscotti e così via. Io sono sceso nella cucina comune. Non trovando bicchieri, ho preso la mia tazza di colazione e ci ho versato l’aranciata che era sul tavolo. Tutto molto casuale.

Quali sono state le reazioni al tuo video?

La maggior parte ha apprezzato il gesto commentando cose tipo «sei un grande» e così via… ma non tutte sono state positive. Qualcuno ha notato che così non ho fatto che aumentare l’importanza di un gioco sciocco che deve essere dimenticato; uno ha commentato che la Fanta comunque è una multinazionale e non fa bene alla salute per via dello zucchero e del gas; alcuni poi mi hanno dato dello “sfigato” per non aver continuato la catena.

Il tuo video è stato poi visto da un giornalista di Repubblica…

Un giornalista della val Susa che collabora con La Repubblica, su segnalazione di un amico, ha visto il mio video dal profilo fb e lo ha caricato sulla pagina web del quotidiano di Torino. Io non ne sapevo nulla. Dopo di ciò vedendo il tamtam mediatico mi ha telefonato per farmi una piccola intervista apparsa su La Repubblica cronaca di Torino.

A quel punto è scattata la notorietà?

I giornalisti di Mattino Cinque in onda su Canale 5 devono avere letto la notizia e mi hanno telefonato per chiedermi di fare un breve intervento sul mio video. L’idea originale era quella di collegarmi via web dal luogo dove avevo realizzato il mio breve video, ma non essendo casa mia non è stato possibile. E allora mi hanno invitato negli studi di Cologno Monzese dove Federica Panicucci mi ha intervistato. Avrei dovuto dire qualche cosa al termine dell’intervista in programma a Luca Barbareschi. Solo all’ultimo minuto mi è stato detto di intervenire prima e così non ero pronto. Non mi hanno lasciato parlare molto.

Altri programmi ti hanno chiesto di dare un messaggio ai giovani?

Sì, perché il gioco è davvero sciocco. Alcuni sono anche morti. Anche radio Dj e Radio Favara mi hanno ribattuto la notizia e poi altri hanno fatto cose simili alla mia. Il mio video è stato trasmesso anche a conclusione di un servizio al Tg1. Io non credo di essere un santo per questo video e non voglio essere considerato particolarmente buono. È capitato a me. Poteva capitare a qualcun altro.

L’aranciata è stata una scelta casuale, ma ha avuto delle conseguenze?

La direzione marketing della Fanta mi ha contattato il giorno dopo dicendomi che volevano farmi una sorpresa. Io ho pensato subito a uno scherzo o di aver fatto qualche illecito. Invece la ditta ha davvero apprezzato la pubblicità indiretta non voluta [anche se il marchio era oscurato la bottiglia è riconoscibilissima nel video ndr.] e mi hanno regalato una notevole fornitura di aranciata. Chissà che non mi chiamino per diventare testimonial…  [ride].

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

La Fanta![ride]. Mi ha dato sicuramente più fiducia in me stesso. E ho visto che la formazione che ho ricevuto dai miei genitori e nei gruppi che frequento, anche l’oratorio di Pragelato, hanno avuto un ruolo importante. Inoltre penso sia stata una esperienza provvidenziale perché nata in un contesto di settimana comunitaria di AnimaSaFa cui è stata data un po’ di visibilità.

Ives Coassolo

Il video di Spillo è disponibile sul sito di Vita al seguente link: https://www.vitadiocesanapinerolese.it/?s=animatore+pragelato&x=0&y=0

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