27 Marzo 2014
Social network, come attraversare il labirinto? Alla Parrocchia Murialdo intervengono Dezzani e Santoriello
27 marzo 2014
I Giuseppini del Murialdo hanno costruito negli anni una realtà molto ben inserita nel tessuto sociale e religioso della città di Pinerolo. La presenza del Murialdo si esplica da una parte con la scuola professionale Engim (Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo) che si rivolge ogni anno a più di quattrocento giovani del pinerolese e dall’altra con la parrocchia San Leonardo Murialdo che, pur ridotta di estensione e popolazione, ben si è inserita nel tessuto religioso cittadino. Da ormai più di due anni, per essere presenti con proposte significative dal punto di vista culturale e formativo, i Giuseppini propongono con cadenza regolare delle conferenze che spaziano su vari temi di attualità e di interesse. Esemplificando: Ermis Segatti ha parlato dei santi sociali torinesi dell’ottocento; Patrizio Righero (direttore di “Vita Diocesana Pinerolese”) ha illustrato le potenzialità e i rischi di Internet e don Aldo Rabino ha aiutato a riscoprire il volontariato. Per giovedì 27 marzo alle ore 20:45 nel salone Engim (via Regis 34, Pinerolo) è in programma un intervento a due voci di Ciro Santoriello e Giuseppe Dezzani: “Social network, come attraversare il labirinto?”. Il titolo è dettato dalla consapevolezza che le nuove generazioni, e non solo, sono molto affascinate dal grande mondo del social virtuale e si addentrano in esso talvolta perdendone l’orientamento ed i punti di contatto con la realtà. Qual è allora il “filo di Arianna” per attraversare indenni il labirinto? Ciro Santoriello, sostituto procuratore della Repubblica e Giuseppe Dezzani, consulente informatico forense, per la loro preparazione e la loro esperienza possono certamente offrire dei riferimenti fondamentali per non perdersi nel labirinto ed incorrere malauguratamente in situazioni pericolose. La serata ha come primo target di riferimento i giovani della scuola professionale ed i loro genitori. Ma si apre ben volentieri ad un pubblico più vasto nella consapevolezza che ormai tutti siamo, chi più chi meno, entrati nel labirinto, magari senza neanche accorgercene. Ben venga allora che qualcuno ci fornisca il fatidico “filo di Arianna”… Prima che sia troppo tardi!
Franco Pairona
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