26 Agosto 2016
Si è concluso a Torre Pellice il Sinodo valdese. Bernardini: ci sentiamo impegnati a rafforzare il dialogo con tutti i credenti
“Questo Sinodo si è svolto nei giorni terribili del terremoto che ha colpito il Centro Italia, l’ennesimo terremoto distruttivo che ha colpito questo paese”: Corre alle vittime e agli abitanti di Amatrice e dintorni il primo pensiero del pastore Eugenio Bernardini, che il Sinodo riunito a Torre Pellice dal 21 al 26 agosto ha confermato per il quinto anno consecutivo moderatore della Tavola valdese (l’organo esecutivo dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi). Nel discorso che ha chiuso i lavori dell’assemblea, la preoccupazione per la ricostruzione dei comuni italiani interessati dal sisma è sfumata nell’analisi del difficile momento internazionale vissuto anche dai protestanti italiani: scossa alle fondamenta da incertezze politiche e terrorismo “temiamo che la nostra casa europea non ci protegga più”.
Bernardini ha ribadito che quella in atto “non è una guerra di religione”. Tuttavia, ha specificato il pastore, “di fronte all’abuso del nome di Dio non basta rivendicare la propria diversità, si impongono parole e gesti che condannino ogni ermeneutica religiosa del terrore e della violenza. Per questo – prosegue il moderatore – ci sentiamo impegnati a rafforzare il dialogo con tutti i credenti, musulmani e di tutte le fedi, pronti a condividere la ricerca e l’impegno per una convivenza vissuta nel dialogo e nella ricerca del bene comune. L’unità cristiana – ha concluso Bernardini, riprendendo un documento sinodale sull’ecumenismo – non è solo un’unità nella diversità ma anche tramite la diversità”. Prendendo spunto dal versetto biblico “Dio ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo” (II Timoteo 1,7) Bernardini ha messo l’accento sul “nuovo inizio” necessario al cristianesimo europeo: “un nuovo inizio non partorito dalla violenza e dalla divisione (come vorrebbe una certa apocalittica religiosa o politica) ma dal dialogo e dalla riconciliazione, doni di Dio per l’intera umanità”.
Al termine dei lavori, il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha eletto come ogni anno i propri organi esecutivi e amministrativi. Oltre al moderatore e al vicemoderatore (il pastore metodista Luca Anziani), la Tavola valdese è composta da Jens Hansen, Greetje van der Veer, Aldo Lausarot, Italo Pons e Manuela Vinay.
Come neo-presidente dell’Opera delle chiese evangeliche metodiste d’Italia (OPCEMI) il Sinodo ha eletto Mirella Manocchio, pastora di Parma, che succede ad Alessandra Trotta, che ha concluso il suo mandato settennale.
Ad essere confermato Decano della Facoltà valdese di teologia è il professor Fulvio Ferrario.
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