29 Maggio 2017
Settant'anni di Croce Verde a Perosa Argentina

Quando il poeta scriveva “Nel mezzo del cammin di nostra vita” i settant’anni rappresentavano il punto di arrivo dell’esistenza. La Croce Verde di Perosa Argentina raggiunge quest’anno l’importante traguardo, senza però nessuna intenzione di fermarsi qui.
Il primo giorno di dicembre del 1947, infatti, nasceva – grazie all’iniziativa, tra gli altri, di Carlo Sabbione, Luigi Maddaloni e Filippo Bagliani e di quello che ne sarebbe divenuto il primo presidente, Ceredo Dino Ceredi – la sezione perosina dell’associazione. In principio il parco macchine destinato al trasporto dei malati si limitava a una Fiat 1100 BL, acquistata dopo mille sacrifici per 1.700.000 di lire. Da allora sono milioni i chilometri percorsi dai militi della Croce Verde sulle cinquanta autoambulanze alternatesi in tanti anni sulle strade del mondo. Infatti, oltre al lavoro quotidiano, a seguito di catastrofi o emergenze si è talora reso necessario l’intervento dei volontari in altre regioni (come nell’aprile 2009 dopo il terremoto dell’Aquila) o, addirittura all’estero (come nel 1999 durante la Missione Arcobaleno in Albania).
Dopo tanto impegno profuso – dai servizi del 118 al trasporto dei disabili, dai trasferimenti di infermi agli interventi in caso di calamità – sabato 3 e domenica 4 giugno si farà festa.
Il sabato, a partire dalle 14, al Palaplan e in Piazza Abegg, inizierà un pomeriggio intitolato “Volontario per un giorno” in cui, godendo della presenza di scivoli gonfiabili gratuiti, servizio bar e gofri, grandi e piccini potranno ammirare i mezzi del soccorso, di oggi e di ieri, e le loro attrezzature, imparare che cosa deve conoscere e saper fare un volontario del soccorso, immedesimarsi nel ruolo di soccorritore in un percorso interattivo a fianco degli operatori di Croce verde, Soccorso Alpino, A.I.B. e III Reggimento Alpini. Saranno presenti inoltre stand espositivi del gruppo formazione Croce Verde tra cui un’ area trucco pittorico e materico di ferite e lesioni, nonché una mostra fotografica. Non mancherà neppure uno sportello postale temporaneo (fino alle 18:30) per un annullo filatelico dedicato alla ricorrenza.
Alle 17 verranno premiate le scuole del territorio che hanno partecipato al progetto didattico pensato per loro, come ormai da alcuni anni, dalla Croce Verde. Verso le 19:30 si concluderà in allegria la giornata con una grigliata e, per non scontentare gli juventini, sarà presente un maxischermo per assistere alla finale di Champion’s League.
L’indomani mattina, presso la sede della Croce Verde, in Via Chiampo 16 dalle 9:30 si susseguiranno i saluti del presidente e delle autorità, l’inaugurazione dei nuovi mezzi e un momento di riflessione ecumenica, prima del corteo di ambulanze che sfilerà per Perosa, Pinasca, Inverso e Pomaretto. Dulcis in fundo, alle 12:30, concluderà in armonia le celebrazioni il pranzo sociale, durante il quale saranno premiati per anzianità di servizio i soccorritori dell’associazione. Chi volesse partecipare alla grigliata o al pranzo potrà prenotarsi, telefonando al numero 0121.81.155 oppure, durante i festeggiamenti, presso uno stand apposito.
Il presidente Piero Tron, sentito da Vita, oltre a ringraziare per l’aiuto ricevuto i Comuni di Perosa e Pomaretto e le numerose associazioni locali, ha raccontato: «Abbiamo cercato di coinvolgere in quest’occasione associazioni come AIB e Soccorso Alpino con cui creare un ideale coordinamento come è accaduto durante la drammatica alluvione di novembre». Al contempo Tron sottolinea alcuni aspetti critici legati al servizio: «Pur coprendo un territorio molto vasto e con una popolazione anziana, le convenzioni con la Regione, che ragionano solo in termini numerici, ci penalizzano rispetto a realtà cittadine dove per ogni unità è previsto un maggior numero di dipendenti: bisognerebbe ottenere delle deroghe. Se così fosse sarebbe più facile garantire un servizio come il nostro che spesso viene dato per scontato». Forte anche l’appello ai giovani: «Gli automezzi sono inutili senza le persone, molti dei militi sono in là cogli anni e c’è bisogno di nuove leve pronte a continuare il loro lavoro».
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