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Giovani  

Servizio Civile: tra Porte e Perosa 14 posti in Croce Verde

Servizio Civile: tra Porte e Perosa 14 posti in Croce Verde

Il Servizio Civile in Croce Verde è un’esperienza che forma i giovani anche in vista di un futuro lavoro. E dà una mano ad associazioni che svolgono un servizio fondamentale.

Il prossimo 26 gennaio scadrà il termine per presentare le domande per diventare operatori del Servizio Civile. Se ai giovani (18-28 anni) permette di fare esperienza per un anno guadagnando 444 euro al mese (per 25 ore a settimana), per molti enti pubblici e associazioni rappresenta un’occasione di potenziare alcuni loro servizi.

 

Servizi ordinari e 118

La Croce Verde Porte ad esempio mette a disposizione otto posti, quattro per il 118 e quattro per i servizi ordinari. «Ordinari – spiega Massimo Scoditti, presidente dell’associazione portese – sono o servizi programmati per il trasporto di persone alle visite o agli appuntamenti per terapie come la dialisi, mentre il soccorso in emergenza riguarda i servizi del 118 (non in orario notturno)».

 

Per iscriversi serve lo Spid

Siccome per effettuare l’iscrizione al Servizio Civile, che può essere fatta una volta sola, è necessario essere provvisti dello SPID (identità digitale) e utilizzare la piattaforma Domanda on Line, «chi si trovasse in difficoltà può prendere appuntamento e venire a fare l’iscrizione da noi in Croce Verde a Porte».

 

Corsi di formazione compresi nell’orario

«Naturalmente – precisa Scoditti – per operare nell’emergenza è richiesta una preparazione maggiore: i ragazzi dovranno frequentare un corso con 50 ore di teoria seguite da 100 ore di tirocinio pratico affiancati a personale esperto; invece è più breve la formazione per il Servizio di accompagnamento sanitario e assistenziale con relazione d’aiuto. Le ore di frequenza dei corsi rientrano comunque in quelle del Servizio Civile».

 

Un possibile sbocco lavorativo

Oltre ad essere cumulabile con altri lavori compatibili con gli orari del Servizio, «la formazione per il 118 – spiega Scoditti – è valida per tutta la vita e può aprire molti sbocchi lavorativi: molti ragazzi che hanno fatto il servizio civile da noi, in seguito sono stati assunti. Purtroppo il numero di volontari è in continua diminuzione e per garantire il servizio bisogna assumere personale, a Porte in pochi anni siamo passati da un solo dipendente a otto».

Volontariato in Croce Verde, un impegno quotidiano

Queste difficoltà sono comuni a tutte le associazioni di pubblica assistenza. Lo conferma anche Piero Tron della Croce Verde Perosa Argentina: «Teoricamente i nostri volontari sono 120, ma inseriti nei turni sono una cinquantina. Il volontariato in Croce Verde richiede un impegno quotidiano o quasi; che scoraggia a volte giovani partiti con grande entusiasmo«.

 

17 nuovi volontari in arrivo a Perosa

»Inoltre l’aumento dell’età pensionabile ci sta facendo perdere quel bacino di volontari che un tempo era il nostro punto di forza». Tuttavia «a breve finirà il corso per operatori 118 che abbiamo organizzato alcuni mesi fa: su 24 iscritti in 17 concluderanno la formazione e contiamo su di loro come nuovi volontari».

 

Il Servizio Civile “cambia” la vita

E se a lenire le difficoltà hanno contribuito anche tre assunzioni temporanee per l’emergenza Covid, sono comunque benvenuti i ragazzi del Servizio Civile per cui sono disponibili a Perosa sei posti (quattro per servizi di emergenza 118 e due per servizi ordinari). «L’esperienza in Croce Verde cambia la vita – racconta Tron -, molti dei ragazzi del Servizio Civile degli scorsi anni hanno poi scelto di continuare come volontari. E spesso a motivarli non sono le emozioni del servizio di emergenza (come qualcuno potrebbe pensare) ma i trasporti ordinari, quando si conoscono da vicino le persone bisognose di cure».

 

La formazione nelle scuole

«Rispetto allo scorso anno, non abbiamo riproposto – visto che non c’erano state adesioni – il posto per il supporto alle attività di formazione con le scuole e la cittadinanza; non abbiamo però rinunciato a farle, pur avendo dovuto adeguarci per via del Covid alle indicazioni delle scuole».

GR

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