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Giovani  

Servizio Civile? A Perosa ne vale la pena!

Servizio Civile? A Perosa ne vale la pena!

Tre ragazzi perosini raccontano la loro esperienza di servizio civile: un anno dedicato a valorizzare il paese e aiutare piccoli e grandi con la tecnologia.

 

Le “civiliste” perosine Marcella Faraud e Virginia Gastaut

 

Se un tempo il Servizio Civile era riservato a chi esprimeva obiezione di coscienza al Servizio Militare, in anni recenti (e con la sospensione del Servizio di Leva obbligatorio) è diventato qualcosa di diverso, ma non sempre è chiaro di che cosa si occupino i giovani (tra 18 e 28 anni) che scelgono di dedicare un anno a questa esperienza.

Ma che cosa hanno fatto i ragazzi impegnati nel servizio presso il comune di Perosa Argentina nel 2023 in molti hanno potuto (e potranno) vederlo.

 

L’ambiente raccontato alle scuole

Marcella Faraud e Virginia Gastaut, che hanno aderito al Servizio Civile Universale tramite il programma Passione Ambiente, hanno interagito anche con la Scuola Primaria: «Abbiamo proposto – spiegano – degli incontri volti a sensibilizzare i bambini sull’ambiente, sull’importanza della raccolta differenziata, tra gli altri argomenti affrontati c’è stata anche la tragica alluvione che ha colpito il nostro territorio nel 2016. Il fatto di essere entrambe di Perosa, ci ha aiutato molto».

 

Un percorso interattivo nel Parco Gay

Le due “civiliste” hanno inoltre lavorato a un progetto per valorizzare il Parco Enrico Gay: «Negli anni in cui era di proprietà degli Abegg nel parco sono state piantati alberi di pregio provenienti anche da Cina e Giappone: abbiamo cercato di ricostruirne la storia e creato un percorso interattivo per scoprire quest’oasi di bellezza». Il progetto elaborato da Marcella e Virginia prevede di posizionare lungo il percorso delle targhette con la rappresentazione e un breve testo illustrativo delle piante. «Sulle targhette ci sarà anche un QR Code che permetterà di ascoltare direttamente dal proprio smartphone una descrizione approfondita delle piante e del parco e insieme una musica rilassante per favorire un’esperienza sensoriale durante il percorso».

 

La partecipazione alla “Comunità di Memoria”

Virginia, inoltre, ha preso parte anche al progetto “Comunità di Memoria” della Città Metropolitana: «Dal 4 al 10 marzo 2023 abbiamo raggiunto in pullman Cracovia per visitare diversi luoghi della memoria della Shoah: il quartiere e il ghetto ebraico, il Museo Fabbrica Schindler e, soprattutto, il Memoriale di Auschwitz-Birkenau, un’esperienza che davvero ti apre la mente».

 

Uno sportello per aiutare con le nuove tecnologie

Il terzo civilista, Davide Misia, ha operato a più livelli, sfruttando (da buon studente del Politecnico di Torino) le sue conoscenze informatiche: «Ho partecipato – spiega – al bando del Servizio Civile Digitale, pensato in particolare per compiti di facilitazione digitale rivolti ai cittadini». E così durante il suo anno, Davide ha tenuto aperto in comune uno sportello per aiutare le persone in difficoltà con le nuove tecnologie: «Ho potuto aiutare molte persone, diciamo “non native digitali”, a risolvere problemi con la mail o con lo smarrimento di password. Inoltre, visto che il Comune di Perosa è uno dei pochi che rilascia lo SPID (ndr Sistema Pubblico di Identità Digitale con cui è possibile accedere ai servizi pubblici digitali) e uno dei miei compiti è stato quello di assistere chi voleva attivarlo e poi spiegargli come e quando usarlo».

 

Davide Misia, che ha prestato il Servizio Civile Digitale nel comune di Perosa Argentina

 

Il sito Perosa Argentina Outdoor

Davide si è occupato inoltre del sito turistico e informativo del comune “Perosa Argentina Outdoor” (che può essere consultato anche tramite il totem, posizionato in piazza terzo Alpini, che l’Unione Montana ha messo a disposizione del Comuni): «È stato un impegno laborioso che ha previsto la raccolta delle informazioni sulle varie associazioni e attività commerciali del paese (l’essere di Perosa è stato un vantaggio!), la creazione delle pagine dedicate (oltre un centinaio) per poi in seguito contattare le varie attività per passare loro le credenziali con cui ora possono caricare direttamente i loro contenuti».

 

Esperienza con le classi e l’Unitre

Come per le sue due colleghe, anche per Davide non è mancata un’esperienza didattica: «Con le classi Seconde e Terze delle scuole medie ho tenuto diversi incontri su temi come

  • social network
  • cyberbullismo e sicurezza informatica

Con l’Unitre ho tenuto un corso sugli smartphone: per seguire meglio gli iscritti ho suddiviso gli iscritti in gruppi di quattro, illustrando loro l’uso di

  • whatsapp
  • posta elettronica
  • SPID e CIE
  • password e login».

 

Bello lavorare per il proprio paese

Marcella, Virginia e Davide sottolineano concordi: «Oltre ad essere stati accolti benissimo, fin da subito sindaco e uffici ci hanno dimostrato fiducia e supportato nei progetti. E per noi è stato bello poter fare qualcosa per il nostro paese».

GR

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