7 Agosto 2013
Cibo e casa: dall’assistenzialismo al protagonismo

A Cumiana e Piossasco gli orti solidali
Al villaggio Globale di Cumiana, braccio del Sermig di Torino, la Provvidenza continua ad operare su più fronti. Il progetto Agritorino, di cui si è parlato più volte su questo giornale, continua ad andare avanti, grazie all’impegno e alle donazioni di molti volontari. Recentemente sono stati aperti tre orti nel territorio di Piossasco, dove alcuni ragazzi senza lavoro possono coltivare ortaggi per le proprie famiglie, grazie alle sementi donate da un benefattore anonimo. Ogni coltivatore destina una parte dei suoi prodotti alla mensa dell’Arsenale che sfama ogni giorno i poveri che bussano alla sua porta. In questo momento di crisi, il Sermig si propone di dare un aiuto sul territorio. Un aiuto non “precostruito”, fatto cioè di semplici donazioni che magari servono come palliativo immediato, ma non risolvono la situazione a lungo termine. Da sempre il Sermig cerca di formare un futuro per persone che hanno perso la strada. Per questo, anche a Piossasco, non viene semplicemente dato del cibo alle persone bisognose, ma si insegna loro un mestiere, che con tempo e fatica, li porterà ad uscire dalla situazione di crisi in cui si trovano.
Un altro progetto, sempre legato alla produzione di cibo, è stato da poco avviato presso il Villaggio Globale di Cumiana, dove i prodotti di un orto coltivato da volontari saranno destinati interamente alla mensa dell’Arsenale. Si cerca in questo modo di rendersi sempre di più autosufficienti e eco-sostenibili. A tal proposito si cerca un ortolano esperto e appassionato al progetto che possa coordinare l’orto stesso e i volontari che saltuariamente vengono ad aiutare.
In queste settimane estive, molto lavoro verrà fatto dai gruppi di ragazzi di tutta Italia che ogni anno confluiscono al Sermig per fare un’esperienza di lavoro e riflessione. Proprio in questi giorni stanno prendendo l’avvio i lavori di dissodamento del terreno e di preparazione per le colture invernali.
Chi fosse interessato all’iniziativa può recarsi al Villaggio Globale di Cumiana (Strada Cascine Nuove 2) per approfondire l’argomento e toccare con mano il lavoro svolto.
Agnese Picco
Mattone: un nome, una vocazione
L’Associazione “Mattone su mattone” onlus si propone di dare un contributo alla soluzione delle difficoltà abitative di popolazioni disagiate nelle aree depresse del mondo, fornendo quegli strumenti e quelle opportunità che sono necessari per attivare e sostenere l’impegno delle popolazioni stesse nella risoluzione dei propri problemi.
Questa è stata l’intenzione che ha animato Roberto Mattone nella sua attività di ricercatore e docente della Facoltà di Architettura di Torino, e la sua presenza nei luoghi (Brasile, Argentina e Africa) dove la gente si è costruita case con le proprie mani, aiutate da quelle esperte di Roberto portatrici di una cultura.
Una cultura del fare, sostenuta da una ricerca volta a trovare soluzioni innovative economicamente ed ambientamente sostenibili. Una cultura che è condizione essenziale per la conquista di una coscienza delle proprie capacità di affrontare e risolvere problemi: l’autocostruzione della propria casa può rappresentare un primo passo verso nuove capacità di autogestione della propria vita.
La propria casa sulla propria terra: una terra su cui vivere che si può trasformare anche in una terra per vivere. Infatti, è quella terra che può consentire, opportunamente trasformata, quella sostenibilità economica ed ambientale costituendo il primario componente della costruzione.
Queste innovazioni tecnologiche, sperimentate presso il Politecnico di Torino, hanno condotto alla produzione del “blocco Mattone” in terra cruda pressata e stabilizzata capace di conferire alle strutture murarie qualità fisiche e meccaniche tali da garantire elevati standard di comfort, di resistenza e di durata, ma anche di semplificare il processo produttivo, la posa in opera, rendendo così possibili realizzazioni in autocostruzione, senza la necessità di ricorrere a maestranze specializzate.
L’Associazione è nata nel 2009 per mantenere viva, in modo concreto, la memoria di Roberto. Ad essa hanno aderito i familiari (promotrice la moglie Gloria Pasero), colleghi della Facoltà di Architettura, laureati e studenti.
In questi anni, tra le diverse attività, ricordiamo la realizzazione di una casa a El Nochero Argentina, la “casa di Farinha” a Bomfim, la casa di Nina e la casa di Carlinho a Santa Rita (Nord-Est Brasile), il Centro di Primo Soccorso a Miname (Senegal), uno spazio giochi a Sowane (Senegal).
Per maggiori informazioni visitate il nostro sito internet www.mattonesumattone.org oppure la pagina Facebook dell’associazione stessa.
Viviana Tosco
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