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Sciare in città

Sciare in città

Alla scoperta di piste inesplorate DAL PARCO LEOPARDI – Ponte Isabella al Faro della Vittoria (Cima Parco della Maddalena)
Più che una descrizione tecnica desidero che questo breve racconto si trasformi in un resoconto emozionale. Gli ingredienti per preparare questa inusuale chicca sono pochi, ma essenziali: tanta neve caduta da poco, pelli sintetiche da sci alpinismo, sci e scarponi da fuori pista e … un pizzico di fantasia. Accanto ci vuole però l’ingrediente principale: un vero amico. Ed è così che alle 16 del 14 febbraio, dopo che Giampiero mi aiuta a risolvere un serio problema personale della massima urgenza, ci troviamo al parcheggio adiacente il Parco Leopardi, nei pressi del Ponte Isabella, lungo Po di Torino ad una quota di partenza di 239 metri. L’ingrediente principale c’è ed è la neve anche se un po’ gelata dall’intenso freddo dei giorni scorsi. Attorno strani candelotti di ghiaccio rendono ancora più suggestivo il paesaggio. Appena calzati gli sci ed iniziata la marcia, alcuni visitatori con i loro cagnolini, mi riportano ai tempi felici ove anch’io mi beatificavo in questo parco con le mie tre adorate bestiole, che il tempo della vita mi ha portato via. Con vari tornanti arriviamo ad una area pic-nic, poco sopra la quale un sentiero s’incunea in uno stretto passaggio (è il tracciato n. 16 che ci seguirà dall’inizio del percorso al suo termine). Incrociato un torrentello, il sentiero diventa ancora più stretto e tortuoso. Alcuni scalini rocciosi ci costringono a toglierci gli sci per un breve tratto. La neve ha creato dei veri archi piegando le piante sotto le quali si è costretti a transitare. Ma anche questo aspetto crea suggestione. Si arriva così nei pressi di una villa. Seguendo la strada d’accesso a questa proprietà privata si giunge presto a dover attraversare l’asfalto per immettersi nei pressi del Parco San Vito. Lo si risale completamente su belle e larghe tracce nevose sino ad incontrare una seconda volta l’asfalto che conduce in breve ad una stradina nei boschi ben innevata. Il cartello indicatore segna Km 1.9 all’inizio del Parco della Maddalena e Km. 1,3 dalla partenza. Questa traccia a volte interrotta da veri e propri cespugli caduti sulla pista schiacciati dal peso della neve, rendono forse ancora più misterioso il procedere. Il sole è calato da un pezzo sulla città di Torino e mille lucine si accendono. Siamo nei pressi del Pian del Lot. Il mistico silenzio del bosco, appare come un canto silenzioso che echeggia nelle note scandite dal battere più agitato del cuore. Improvvisamente un crocevia ci segnala che stiamo per entrare tra poco, nel vero e proprio Parco della Rimembranza. Un bel tracciato innevato ci conduce in sali scendi alla salita finale. Il faro che domina il punto più alto della collina torinese si è acceso e come una fiaccola ci indica il cammino. Anche se le ombre della sera rabbuiano il bosco, si accendendo altri piccoli rumori di abituali abitatori del parco, motivo per cui non ci sentiamo di abbandonare la melodia di questo spazio incantato. Quante volte insieme al mio amico abbiamo affrontato con gli sci canali da brivido, scalato un’effimera cascata di ghiaccio o saliti su vette oltre i quattromila metri, partendo all’alba dal rifugio con un piccolo frontalino in testa. Anche oggi li abbiamo dietro, ma tolti gli occhiali da sci, non accendiamo le nostre pile, per lasciarci guidare da quella traccia bianca e compatta che diffonde la sua tenue luce confondendosi tra le ombre sempre più incombenti della sera. D’altro canto man mano che si sale la fiaccola del Faro sempre più vicina ci indica la strada giusta per raggiungerlo come un faro sul mare che indica la strada al peschereccio che avventuratosi in acque quiete ma profonde, fa ritorno di notte a casa. La luce del faro ora ci abbaglia e distoglie la nostalgia di quegli attimi di pace ed intensa serenità interiore. La voce delle vicine recettività alberghiere e bar disseminati poco sotto il colle infrangono il silenzio della sera e la nostra notte si è smarrita al suono ormai non troppo lontano di una civiltà incombente riportandoci alla realtà. Siamo in vetta al Colle della Maddalena, come viene impropriamente chiamato, o Bric della Maddalena che è il monte più elevato delle Colline del Po. Raggiunge un’altezza di 715 metri, superando di pochissimo il vicino Bric della Croce (712 metri), e si trova al confine tra il comune di Torino, quello di Moncalieri e quello di Pecetto Torinese. Il versante nord occidentale del bric, inclusa la sommità, è inserito nel Parco della Rimembranza. Su di esso sorge il Faro della Vittoria, la meta da noi raggiunta anche se ormai è sera. Si intravedono però ancora le ombre fuggevoli delle dirimpettaie nostre amate montagne, le colline adiacenti e Torino, rischiarato dalle luci delle case, degli alberghi, della Mole e delle auto che tracciano scie veloci e lontane. È ora di scendere. Ma come? La traccia che ci ha accompagnato in salita è uno stretto corridoio pestato dalle ciaspole e dagli scarponi, uniformato dal gelo. Sono le 19 passate. Tre ore di ascesa. Togliamo le pelli sintetiche, chiudiamo gli attacchi e proviamo a scendere sul versante opposto anche se poco attratti dalle luci del ritorno alla civiltà. La neve è una lastra compatta, il tracciato è un solco inadatto a scendere con gli sci, a lato una pericolosa crosta impedisce di girare. È il momento della resa, a soli cinquanta metri dalla cima ormai lasciata. Ma gli angeli non si trovano solo tra gli elfi e i boschi incantati. Un amatore del “jogging” arriva al cancello superiore insieme a noi che stiamo uscendo dal parco. A pochi passi dalla città è normale salutarsi. Un brevissimo dialogo e ci troviamo in auto con questo simpatico signore e la moglie che lo è venuto a prendere alla fine del suo piacevole footing. Questa simpatica coppia ci riporta così fino all’auto da dove siamo partiti. Ci è mancato un buon tratto di discesa per completare l’impresa, ma in contropartita abbiamo ritrovato la voglia di immergersi in spazi vicini alla città , dove il silenzio ancora regna sovrano.

Lodovico Marchisio Un tratto dell'itinerario urbano

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