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Attualità  

Sarà la volta buona per Enzo Lacroce?

Sarà la volta buona per Enzo Lacroce?

20 maggio 2014

«La scelta di candidarmi a sindaco nasce dalla volontà della mia lista di dare una guida competente e preparata al paese. Quando ho fatto parte dell’amministrazione comunale (come assessore dal 2004 al 2009) sono state portate a termine molte cose, anche se non molto appariscenti: il rifacimento del centro, i nuovi edifici scolastici antisismici (costruiti nel 1998), la risoluzione (in tempi non sospetti) di alcuni problemi tecnici (gas, acquedotti, fognature)». Così Enzo Lacroce, consigliere comunale uscente, ingegnere libero professionista, riprova (dopo la sconfitta del 2009) a diventare sindaco di San Pietro Val Lemina, sfidando Anna Balangero. È sostenuto dalla lista civica “San Pietro che vale”, risultata dall’unione di due precedenti raggruppamenti: “Uniti per San Pietro” (che candidò Lacroce a sindaco nella scorsa tornata elettorale) e “San Pietro che cambia”. «Cinquant’anni fa – prosegue Lacroce – San Pietro stava morendo (urbanizzazione, crisi dell’agricoltura legata a castagne, patate e funghi). Oggi, è una residenza di qualità: di conseguenza, abbiamo selezionato persone di qualità per far parte della nostra lista. Molti definiscono il nostro paese un dormitorio, ma io vedo la frase in positivo: c’è aria buona, tranquillità; in altre parole, c’è un’alta qualità della vita. Anche se, rispetto alla città, ci sono meno servizi, gli abitanti ci guadagnano sicuramente, da altri punti di vista. Ma non dobbiamo illuderci che, data la situazione positiva, l’immobilismo vada bene».

Quali sono, a suo avviso, i punti critici dell’amministrazione Balangero?

Intanto, il modo di porsi: basti pensare che nell’intervista rilasciata al vostro giornale (sul numero dello scorso 4 maggio, n.d.r.), Balangero ha affermato che lei e i consiglieri non percepiscono compensi. Se è vero per questi ultimi, non lo è affatto per il sindaco, e il bilancio del Comune lo dimostra. Inoltre la riqualificazione dell’ingresso del paese è stata opera nostra; a proposito degli edifici scolastici, loro si sono limitati a interventi di ordinaria manutenzione, ma li avevamo costruiti noi. L’attuale giunta pecca negli aspetti pratici e nella lungimiranza: non hanno una visione di medio e lungo periodo. I problemi della nostra vallata vanno visti da lontano, non solo man mano che si presentano. Il bilancio è tirato all’osso, non ci sono nemmeno i soldi per lo sgombero della neve. Noi, nel 2009, avevamo lasciato un bilancio florido e molte opere già finanziate. Il loro avanzo di amministrazione è stato usato per estinguere un mutuo, quello del salone polivalente (al 4%): ne avevano un altro al 5%, non era più sensato estinguere prima quello? Uno dei grossi temi che ci dividono è che noi partecipammo ad un bando del settore Turismo della Regione Piemonte per costruire un nuovo polivalente (che avrebbe riqualificato la piazza principale del paese). Loro, con una raccolta firme e un ricorso al Tar, hanno buttato via un progetto dal costo notevole (circa 100mila euro) e deciso di riqualificare quello esistente. Poi, appena vinte le elezioni, avevano già cambiato idea…».

Veniamo alle proposte contenute nel vostro programma.

In primis, l’aumento della sicurezza e della videosorveglianza. Poi, il miglioramento qualitativo delle manifestazioni. L’installazione di un Punto Acqua (che farebbe risparmiare i cittadini e diminuire la produzione di rifiuti). Incentivare la frequentazione degli impianti sportivi comunali. L’istituzione di un Ufficio Turistico da dedicare all’Associazione “Piemontesi nel Mondo”, individuando uno spazio che possa eventualmente servire da sede per l’Associazione. La riqualificazione materiale (l’asfalto è indebolito, i gradoni sono da sistemare…) e sociale (sicurezza, frequentazione notturna) di piazza Piemonte, con la valorizzazione del monumento ai Piemontesi nel Mondo. L’attuale salone polivalente è basso, va bene solo per mangiare e basta, non certo per le manifestazioni; ma mi rendo conto che, con la situazione finanziaria che i Comuni stanno attraversando, è impensabile anche solo ipotizzarne uno nuovo.

Stessa domanda posta al sindaco Balangero: i rapporti con la parrocchia?

Sono sempre stati buoni. Noi avevamo attivato una convenzione per la gestione dei campi sportivi (apertura e chiusura, taglio erba…). Nel libro dei sogni ci sarebbe la ristrutturazione dell’organo, un Collino. Don Castagno si è fatto promotore di un intervento di riqualificazione dell’interno chiesa. Ora occorrerebbe fare la stessa cosa per la casa parrocchiale (tetto e facciate, che sono di grande impatto visivo sul paese) e per il campanile.

Aspettative per la sfida elettorale del 25 maggio’

La nostra lista ha un giusto mix di persone esperte e di giovani entusiasti e preparati. Il 25 maggio gli elettori sceglieranno il futuro che intendono dare al nostro paese: da una parte l’attuale giunta, con la gentilezza e i larghi sorrisi, ma con la sua approssimazione; dall’altra noi, con la competenza, la professionalità e obiettivi a lungo termine. Chi si informa ha veramente la possibilità di scegliere, usando il buon senso. Ce la giocheremo. Del resto, cinque anni fa le liste dell’attuale opposizione presero più voti.

Vincenzo Parisi

Enzo Lacroce

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